Lamezia Terme – “Dal 28 settembre 2020 la piattaforma SUE della Regione Calabria permane in una perenne criticità, creando seri danni al settore edile”. È quanto afferma l’avvocato Amedeo Colacino, ex sindaco di Motta Santa Lucia e referente provinciale del M24a di Pino Aprile. “Oggi il blocco è palese – riferisce – a nulla è valso il continuo tambureggiare di qualche ordine professionale che più volte ha richiesto metodi alternativi come l’invio tramite PEC per la trasmissione degli elaborati progettuali (cosa fra l’altro imposto dal codice dell’edilizia DPR380/01 e smi nell’art 65 comma 4 e 7, entrato in vigore molti mesi prima dello stesso rilascio finale della stessa piattaforma). In tale contesto la piattaforma è completamente fuori dalla logica del DRP 380/01 così come semplificato dallo “Sblocca Cantieri” nel quale il “contestuale rilascio del deposito” in Calabria si traduce un in invio difficoltoso della documentazione di qualsiasi pratica dalla SCIA, al permesso a costruire ma anche un semplice certificato di destinazione urbanistica, al limite del sopportabile ed in attese di oltre 30 giorni per avere un deposito o atti che dovrebbero essere “contestuali” alla ricezione della PEC del sistema”.
“Non si capisce – ribadisce Colacino – perché la Regione Calabria già memore di decenni fallimentari delle piattaforme di gestione delle autorizzazioni sismiche (vedi il sistema Sismi.CA di cui ci occuperemo in un altro articolo) continui ad insistere nel creare piattaforme inefficienti. Basterebbe – conclude l’esponente del M24A – rivolgersi sul mercato come ad esempio ha fatto la vicina Sicilia. Oggi ci troviamo di fronte al serio rischio di paralisi degli incentivi sismabonus e Super Sismabonus che potrebbero sollevare in qualche modo l’economia della regione”.
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