“Quello che ci ha colpito non può passare come un piccolo terremoto. E se è vero che il capoluogo non ha subito danni, a Pierantonio e nelle zone limitrofe la situazione è drammatica, con disastri strutturali enormi e quasi tutte le case al momento inagibili”. E’ il grido che si leva dagli amministratori comunali umbertidesi – il sindaco Luca Carizia e la vice Annalisa Mierla in prima fila –, che non accettano che si liquidi il sisma di giovedì come un evento di serie B e chiedono a gran voce lo stato di emergenza e i fondi connessi. A dar loro manforte ieri la presidente della regione Umbria Donatella Tesei, l’assessore regionale Enrico Melasecche, Stefano Nodessi direttore della Protezione civile umbra, Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Massimo d’Angelo, direttore della Sanità umbra. Con loro il responsabile della Prociv umbertidese Gabriele Lisetti. Si lavora sull’oggi
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