1′ di lettura 22/04/2022 – “È inaccettabile che lo Stato adotti pesi e misure diverse in merito alle possibilità di ricostruzione scegliendo di non equiparare i cittadini del cratere con quelli fuori del cratere”.
A parlare è il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, preoccupato che la ricostruzione post sisma segni un nuovo stop a causa dell’incremento dei prezzi delle materie prime. “Sostanzialmente chi è fuori e vuol usufruire del superbonus per migliorare la propria abitazione, dispone di maggiori opportunità e agevolazioni rispetto a chi ha subito la devastazione della casa a causa del sisma e deve, per necessità, ricostruire. Un esempio concreto: per acquistare un infisso, compresa la messa in opera, all’interno del cratere vi è un massimale di contributo concedibile che si aggira intorno ai 400 euro; per acquistare lo stesso infisso fuori del cratere, non per necessità di ricostruzione quindi ma per un semplice adeguamento, il massimale di contributo concedibile è pari a circa 780 euro, esclusa la messa in opera per la quale sono previste risorse aggiuntive. Si tratta di una sperequazione intollerabile per la quale faccio appello – conclude Gentilucci – al presidente del consiglio Draghi e al commissario straordinario Legnini affinché si adoperino per adeguare almeno del 30% il contributo concedibile all’interno del cratere. Diversamente, la ricostruzione rischia di trovare un ostacolo insormontabile, con tutte le conseguenze nefaste che ne deriverebbero”.
Source: viverecamerino.it
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.