L’assessore all’urbanistica di Cinisello Balsamo Enrico Zonca affronta e denuncia sul suo profilo Facebook il problema degli abusi edilizi, sollevando la questione in merito alla città che amministra, facendo notare che «migliaia di edifici sono abusivi o presentano difformità tali da non poter essere sanate».
Qui di seguito riportiamo la sua analisi nel dettaglio:
«La Cinisello Balsamo che non ti aspetti. Migliaia di abusi edilizi. La misura Ecobonus 110% ha fatto emergere, con grande sorpresa per migliaia di cittadini, una situazione paradossale, dal punto di vista edilizio».
«Molti edifici a Cinisello Balsamo sono abusivi o presentano difformità tali da non poter essere sanate. Cosa comporta questa situazione? La più immediata è una oggettiva impossibilità ad accedere alla misura Ecobonus 110%, che è necessaria per una riqualificazione energetica e funzionale del patrimonio edilizio, ma quella più grave ancora è l’impossibilità di rivendere l’immobile, poiché i notai non possono compiere compravendite e rogiti su immobili “abusivi”».
«Sono ormai decine gli amministratori di condominio e singoli proprietari che si rivolgono agli uffici comunali per chiedere spiegazioni su come sia possibile che degli edifici costruiti negli anni ’60, magari dotati di certificato di abitabilità, oggi si scopra che in realtà non sono stati autorizzati, totalmente o parzialmente, oppure presentino delle difformità tali che rendono impossibile una sanatoria».
«Questo è il risultato di un “caos urbanistico” che ha caratterizzato Cinisello Balsamo. Un problema comune a tanti altri Comuni italiani, ma che a Cinisello Balsamo è stato particolarmente diffuso e praticato negli anni».
«Nel silenzio totale delle istituzioni, ree di aver omesso i controlli, favorendo una diffusa speculazione edilizia, che oggi pesa sugli attuali proprietari, ignari delle difformità, ma sui quali si riversa la responsabilità degli abusi».
«Assurdo! Con la “scusa” dell’enorme pressione abitativa, si è consentito ad alcuni costruttori spregiudicati di costruire immobili di dimensioni doppie a quelle consentite, già con le regole degli anni ’60. E qui il dubbio è forte: c’è stata una sorta di “complicità politica o economica” in tutto questo?».
«Come risolvere questa incresciosa situazione? Siccome non è giusto far ricadere sui singoli proprietari le responsabilità di abusi compiuti 50-60 anni fa da altri, sarebbe necessaria, con le dovute regole, una sanatoria generalizzata sui singoli appartamenti detenuti dalle famiglie».
«Con costi contenuti e la rivalsa su coloro che hanno permesso e realizzato tali abusi, arricchendosi in modo spropositato. Una parziale risposta è arrivata dal Parlamento, in una risposta al “Question Time” dal ministro alla transizione ecologica Cingolani».
«È allo studio una semplificazione delle procedure di sanatoria, compresa un’estensione della misura Ecobonus 110%, che secondo me dovrebbe diventare strutturale, almeno per i prossimi 5 anni. Nella speranza che dalle parole si passi ai fatti, perché se da una parte si annuncia la transizione ecologica, dall’altra non la si può impedire per le irregolarità compiute nel passato».
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