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La legge di Bilancio ha confermato alcuni bonus, stabilito nuove scadenze per diversi tipi di agevolazioni e inserito un nuovo bonus relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche.
La novità: il bonus barriere architettoniche
Questo 2022 porta nella rosa dei bonus dell’edilizia una nuova agevolazione, una detrazione fiscale volta a promuovere interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.
Il bonus barriere
architettoniche, che stabilisce una ripartizione in 5 quote annuali di pari
importo, è già attivo da questo 1°
gennaio e sarà in vigore fino al 31
dicembre 2024.
Leggi anche: BONUS E SUPERBONUS PER I LAVORI IN CASA. TUTTE LE SCADENZE E I DETTAGLI
Bonus posticipati al 2024
Tra le agevolazioni che la legge di Bilancio ha deciso di rinnovare compaiono:
- il bonus ristrutturazione;
- il bonus mobili;
- l’ecobonus.
Vediamo eventuali cambiamenti.
Bonus ristrutturazione
In merito ai lavori di ristrutturazione, la scadenza per usufruire del bonus è stata posticipata fino al 31 dicembre 2024, data entro la quale è ancora possibile usufruire delle detrazioni Irpef al 50% (da ripartire in dieci anni e con un tetto di 96mila euro per unità immobiliare).
Nel dettaglio:
- manutenzione ordinaria e straordinaria dei condomini, su parti comuni;
- straordinaria per gli appartamenti e di recupero e restauro conservativo, fino al 2024 godranno tutti dell’aliquota di detrazione più alta al 50%, che dal 2025 tornerà al 36% (con limite di spesa di 48.000 euro, da ripartire in 10 quote annuali costanti).
Bonus mobili 2022
Il bonus mobili, che fino a ora ha goduto di una detrazione fiscale al 50% per
l’acquisto di nuovi mobili e grandi elettrodomestici per alloggi investiti da
interventi di recupero del patrimonio edilizio, vede due novità:
- la scadenza per usufruire della detrazione viene portata al 2024;
- il limite di spesa scende a 10mila
euro per ridursi poi a 5mila
nel 2023 e 2024.
Ecobonus 2022
Anche l’ecobonus
si vede prorogato al 2024 così da
consentire, a chi volesse migliorare l’efficienza energetica del proprio
immobile, un agevolazione del 50 o 65%
relativamente ai lavori in progetto.
Nello specifico rientrano nell’agevolazione al 50% i seguenti tre lavori: sostituzione, anche
parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di
caldaia a condensazione; finestre e infissi e le varie schermature solari già
approvate dal bonus.
Rientrano invece nel 65%
i lavori di:
- sostituzione,
anche parziale, del vecchio impianto
con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa
entalpia; - sostituzione,
anche parziale, dello scaldaacqua tradizionale con uno scaldaacqua a
pompa di calore; - sostituzione,
anche parziale, di impianti di
climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A +,
sistemi di termoregolazione evoluti o con apparecchi ibridi; - acquisto
e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione; - installazione
di pannelli solari per la produzione di acqua calda; - strutture
opache verticali e strutture opache orizzontali; - riqualificazione
energetica globale di edifici; - sostituzione
di impianti esistenti con micro-cogeneratori; - installazione
di dispositivi multimediali per il controllo da remoto per
riscaldamento o climatizzazione; - interventi
di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali; - interventi
di riqualificazione.
Superbonus 110%
Il Superbonus,
maxi detrazione che ha portato negli
ultimi anni al 110% la possibilità
di detrazione fiscale per tutta una serie di lavori inerenti alla casa, vede una scadenza più breve rispetto ai
bonus sopra citati.
- Per gli interventi effettuati da persone fisiche su unità autonome (villini e loft), il Superbonus resta in vigore fino a fine 2022. Quindi, il 110% potrà essere richiesto per tutte le spese effettuate anche nell’anno in corso, a condizione che, entro il 30 giugno sia stato effettuato il 30% dell’intero progetto;
- per i condomìni e gli immobili da due a quattro unità con proprietario unico il lasso temporale a disposizione è più ampio. L’agevolazione rimarrà al 110% fino alla fine del 2023 e dal primo gennaio del 2024 a tutto il 2025 calerà progressivamente, prima al 70% e poi al 65%.
Bonus facciate
Il bonus facciate
che consente di restaurare facciate e dettagli esterni del proprio immobile è
un’agevolazione che, fino a oggi, ha
goduto di una detrazione al 90% e che nel
2022 è scesa al 60%.
La detrazione
fiscale continua dover essere ripartita in 10 quote annuali costanti e
di pari importo, ma non prevede né
limiti massimi di spesa, né di detrazione.
Bonus verde
Il bonus verde è stato prorogato fino al 2024, ma con una detrazione fiscale pari al 36% delle spese sostenute. L’agevolazione consente di sistemare:
- il verde privato di aree scoperte
in edifici già esistenti e unità immobiliari; - pertinenze
o recinzioni; - impianti di irrigazione;
- realizzazione di pozzi;
- installazione di coperture a verde
e di giardini pensili.
Anche questa detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo e calcolata sul tetto massimo di spesa pari a 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.
di Linda Compagnoni
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