La Camera ha approvato, con 412 voti a favore e 55 contrari – hanno votato contro Fdi e Alternativa – la risoluzione di maggioranza sul Documento di economia e finanza per il 2022 che stabilisce gli impegni di finanza pubblica del nostro paese nell’ambito del Patto di Stabilità e crescita.
Per quanto riguarda il Superbonus, la risoluzione approvata impegna il governo a prorogare oltre il 30 giugno il termine entro il quale le abitazioni unifamiliari devono concludere il 30% dei lavori. La risoluzione inoltre precisa che “la percentuale del 30% dell’intervento complessivo, prevista come step intermedio, deve essere riferita al complesso dei lavori e non ai singoli lavori oggetto dell’intervento”, in modo da assicurare la possibilità di beneficiare della detrazione.
I deputati del M5S hanno inoltre chiesto la possibilità di “estendere la cessione del credito dagli istituti di credito ai loro correntisti anche prima della quarta cessione, come invece prevede la norma contenuta nel decreto Energia all’esame del Senato”. A questo proposito Pietro Girotto ha pubblicato un post su facebook in cui segnala che per quanto riguarda il Superbonus 110 e gli altri bonus edilizi, il Mef ha confermato che anche le società di investimento a capitale variabile (Sicav), l esocietà di intermediazione mobiliare (Sim) e le società di gestione risparmio (Sgr) siano comprese fra gli “intermediari finanziari che possono essere acquirenti di crediti di imposta derivanti dai bonus edilizi dopo la prima cessione”.
Nella Risoluzione si chiede inoltre che il Governo valuti la possibilità di scostamento di bilancio se la congiuntura economica dovesse peggiorare, prevedendo eventuali interventi a sostegno di cittadini, imprese e lavoratori ed è presente la richiesta di “interventi per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia”.
Il Governo dovrà inoltre “proseguire nell’attuazione del Green New Deal, conformemente agli impegni dell’Unione europea in materia di ambiente e sviluppo sostenibile, con particolare riferimento ad idonee iniziative, anche di carattere normativo, volte a favorire la transizione ecologica, energetica e verso l’economia circolare, anche ponendo in essere interventi di semplificazione e accelerazione dei procedimenti autorizzativi per la realizzazione e l’esercizio di impianti da fonti rinnovabili in modo da garantire il conseguimento e potenziamento degli obiettivi nazionali di decarbonizzazione fissati dal PNIEC”.
Dopo l’approvazione in Senato il DEF deve essere inviato entro il 30 aprile alla Commissione Europea.
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Source: infobuildenergia.it
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