Nell’ultimo anno Tesla ha aumentato notevolmente i prezzi delle proprie auto. Tutto ha avuto inizio negli Stati Uniti, dove al giorno d’oggi una Model 3 Entry level, la RWD, costa 46.990 dollari (ai quali aggiungere altri 1.450 di tasse e messa su strada). E la Model Y è arrivata a 65.990 dollari.
In Italia il listino si è mosso di conseguenza. Se lo scorso anno una Tesla Model 3 aveva un prezzo d’attacco di 49.500 euro (che gli consentiva di rientrare nel vecchio ecobonus), ora per acquistarne una si devono mettere in conto la bellezza di 57.490 euro. Si tratta di un aumento del 16,14%. Un po’ meglio va per la Model Y, che ha esordito sul mercato tricolore a quota 63.000 euro e ora costa 65.990 euro (+4,75%).
Tutte le cause degli aumenti
Insomma, Tesla sempre più care ovunque, e per quanto continuino ancora a vendere molto, ci sono automobilisti che iniziano a chiedersi se questi aumenti continueranno o se, magari, raggiunto un picco, si tornerà a scendere un po’ con i prezzi.
È vero che il rialzo dei listini non è privo di fondamento. Interessa anche altre Case e trova una giustificazione nell’aumento delle materie prime e nell’inflazione. A questo aggiungete la domanda, che insieme alle strozzature produttive ha fatto allungare i tempi d’attesa anche oltre i 12 mesi per alcuni modelli, e il gioco è fatto.
Attenti alla concorrenza
Su Twitter, l’utente Jaehwan Cho, ha chiesto a Elon Musk se non ci sono piani per abbassare i prezzi adesso che la pandemia sembra aver superato la fase più critica e che anche la catena di approvvigionamento potrebbe tornare un po’ più solida.
Elon Musk, come di consueto, ha risposto personalmente spiegando che se l’inflazione rallenterà, i prezzi delle auto potranno essere ritoccati verso il basso. Insomma, la fluttuazione dei prezzi non dipende esclusivamente dalle scelte di Tesla, ma da condizioni macroeconomiche. Il problema è che, secondo molti economisti, l’inflazione potrebbe rimanere alta per alcuni anni, il che significa che difficilmente le Tesla diventeranno più accessibili nel prossimo futuro.
C’è però da tenere presente un ulteriore elemento: la concorrenza. Se le altre Case riusciranno a ridurre il gap con il costruttore americano e a proporre sul mercato auto elettriche dal rapporto qualità-prezzo attraente, allora la domanda di Tesla potrebbe ridursi e, per la più classica delle leggi di mercato, i prezzi potrebbero essere rivisti al ribasso a prescindere dalla questione inflazione.
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