È descritto come “il cantiere più grande d’Italia finanziato con l’ecobonus al 110%”. Ha messo in campo interventi per qualcosa come 25 milioni. E parla vicentino, anche se si trova a Marilleva, in Trentino, ai piedi di Adamello, Ortles, Dolomiti di Brenta.
Quattro gru e una ragnatela di ponteggi sono fissi da tempo, infatti, in due condomini con 474 appartamenti di 42 metri quadri di superficie media che fanno un unico complesso (anche con hotel da 120 camere, cinema, negozi, piscina, ristoranti, bar, campi da tennis, palestra) nato nella nota frazione della Val di Sole. Una “cittadella della neve” che adesso è tutta in riqualificazione grazie alla detrazione 110% delle spese per interventi che migliorano l’efficienza energetica e riducono il rischio sismico.
E tra i protagonisti c’è la società Albarè di Caldogno, legata alla famiglia Fortuna (Arclinea) che all’epoca sviluppò l’iniziativa immobiliare ed è proprietaria e gestisce in locazione un terzo degli appartamenti, oltre l’area commerciale. «Mio papà – racconta l’industriale Walter Fortuna, presidente e ad di Albarè – si avvicinò a quell’area perché avevamo avuto la commessa di arredare un primo piccolo complesso di appartamenti più a nord. E così siamo venuti a conoscenza di questa stazione sciistica di Marilleva che stava crescendo. Quando abbiamo iniziato oltre un anno fa l’iter dell’ecobonus la normativa era ancora imprecisa e soprattutto aveva ancora il limite di dicembre 2021 per realizzare i lavori. Sapendo che avevamo una stagionalità limitata da aprile ad ottobre per effettuarli essendo in montagna, e non volendo spezzettarli, abbiamo accelerato». E a ottobre sarà tutto pronto.
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