Aggiornamento del 30 ottobre 2019: il Bonus Verde è stato cancellato, nel testo della Legge di Bilancio 2020 non c’è più.
Detrazioni per la casa e i mobili confermate. Maxi agevolazione per chi interviene sulle facciate, ma del Bonus verde per il 2020 non c’è traccia. Nella documentazione che il governo ha inviato a Bruxelles per illustrare la manovra l’agevolazione per ristrutturare i giardini non compare. Chi avesse in programma lavori di questo tipo, perciò, farà bene a metterli in programma entro fine anno se vuole essere certo di avere l’agevolazione.
Come funziona il Bonus verde?
Attualmente il Bonus, introdotto dalla Legge di Bilancio per il 2018 e confermato a suo tempo per il 2019, prevede una detrazione pari al 36% delle spese sostenute per la “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti. L’agevolazione è ammessa su una spesa massima di 5.000 euro, e può essere usufruita anche dai condomini per gli interventi sulle aree comuni. Su modello di quanto previsto per la detrazione per ristrutturazione, spetta ai contribuenti che possiedono o detengono l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e ai familiari conviventi, ed è ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Le spese ammesse e quelle escluse
Sono agevolabili le opere che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o area interessata, consistente nella sistemazione a verde ex novo o nel radicale rinnovamento dell’esistente, comprese le spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi in questione, l’installazione di impianti di irrigazione, realizzazione di pozzi, coperture a verde e giardini pensili, mentre non è detraibile a semplice manutenzione ordinaria periodica dei giardini, e neppure interventi straordinari come la potatura.
Niente agevolazioni senza giardiniere
Come espressamente previsto dall’Agenzia delle entrate, poi, non è detraibile l’acquisto di alberi, piante, arbusti, cespugli e specie vegetali se non si usufruisce anche delle prestazioni di un giardiniere. Non è necessario avere una fattura unica per acquisto e manodopera, né è obbligatorio rivolgersi ad un unico soggetto. Quindi, è possibile acquistare le piante presso un vivaio e poi scegliere il giardiniere che si preferisce, mentre senza giardiniere non c’è agevolazione.
Pagamenti e fatture
Quanto ai documenti di spesa necessari, la detrazione spetta a condizione che i pagamenti siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni. Come chiarito dall’Agenzia delle entrate da ultimo con la circolare 13 del 31 maggio scorso, non è richiesto il bonifico parlante ma non sono ammessi i pagamenti in contanti. Occorre, quindi, utilizzare bonifici, assegni, carte di credito o bancomat. La fattura, infine, dovrà contenere il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e la descrizione dell’intervento che dovrà consentire di ricondurre la spesa sostenuta tra quelle agevolabili.
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