La normativa
Il Consiglio dei ministri ha approvato la Manovra da 30 miliardi di euro: la bozza di Legge di bilancio 2022 prevede importanti cambiamenti, dalle pensioni all’Irpef, oltre a includere la proroga di misure come il Superbonus 110% e i crediti di imposta per Transizione 4.0
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La Legge di bilancio 2022 prende forma, dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri il 27 ottobre 2021 della manovra finanziaria da 30 miliardi di euro. In conferenza stampa, il premier Mario Draghi ha sottolineato “per quanto riguarda le tasse mettiamo a disposizione 12 miliardi per ridurre pressione fiscale” e “ci sono 8 miliardi per intervento mirato per ridurre imposte su società, imposte sulle persone, il cuneo fiscale, ci sono varie ipotesi di impiego e le definiremo insieme al Parlamento nelle prossime settimane”.
Nel triennio 2022-2024 “destiniamo in termini cumulati quasi 40 miliardi a riduzione delle imposte. Sono cifre mai stanziate”, ha precisato Draghi. Di questa somma, 24 miliardi servono per interventi sul cuneo, il resto sono destinati a incentivi “per imprese e famiglie” e “investimenti nel patrimonio immobiliare e investimenti in tecnologia e digitalizzazione”. Vediamo nel dettaglio tutte le misure incluse nella manovra. Il testo ricordiamo non è definitivo: come anticipato dal premier sarà discusso con il Parlamento, poi la legge dovrà essere approvata definitivamente entro il 31 dicembre 2021.
Leggi la bozza della Legge di bilancio 2022 – PDF
Irpef, cosa cambia con la Legge di bilancio 2022
Un fondo pluriennale di 8 miliardi dal 2022 per la riduzione dell’Irpef, con l’obiettivo di tagliare il cuneo fiscale e le aliquote marginali effettive, e dell’Irap. Il fondo per la riduzione della pressione fiscale “sui fattori produttivi”, si legge nella bozza, è destinato alla riduzione dell’Irpef “con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive, da realizzarsi attraverso sia la riduzione di una o più aliquote sia una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo” e al taglio della aliquota dell’Irap.
Orientati tra le opportunità del Piano Nazionale Transizione 4.0
Pensioni, con la manovra 2022 si passa a Quota 102
Confermato in Legge di bilancio 2022 il passaggio da Quota 100 a Quota 102 per le pensioni: “I requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui al primo periodo del presente comma sono determinati in 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva per i soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022” – è scritto nel testo della manovra. Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente”. “In sede di prima applicazione, entro il 28 febbraio 2022, il relativo personale a tempo indeterminato può presentare domanda di cessazione dal servizio”, prevede la norma. Prorogate di un anno l’Ape sociale (allargata a nuove categorie di lavori gravosi) e l’opzione donna.
Superbonus 110%, cosa cambia con la Manovra 2022
L’attesa proroga del Superbonus al 110% arriva ma con importanti nuove regole.
Per gli interventi fatti dai condomini e dalle persone fisiche, ex art.119, co.9, lett.a), anche in caso di demolizione e ricostruzione degli edifici ai sensi dell’art.3, co.1, lett.d) del Testo Unico in materia di edilizia, la detrazione spetterà per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, nella misura del 110% per quelle sostenute entro il 31 dicembre 2023, del 70% per quelle sostenute nell’anno 2024 e del 65% per quelle sostenute nell’anno 2025.
Attualmente per gli interventi effettuati dai condomini la detrazione spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, mentre per gli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o dai medesimi comproprietari, la stessa spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, ma a condizione che al 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.
Manovra 2022, proroga dell’ecobonus
In riferimento all’Ecobonus gli interventi di efficienza energetica saranno prorogati al 31 dicembre 2024 senza eccezioni, quindi, sono salve le detrazioni fiscali. Quindi anche tutti gli interventi previsti dall’art.1, co.48, della Legge n. 220/10 per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari, di micro-generatori, di finestre comprensive di infissi e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale potranno essere ancora detraibili. Stesso discorso per le spese di riqualificazione energetica su parti comuni condominiali, che interessino l’involucro dell’edificio con un incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda, e gli interventi combinati su parti comuni di edifici condominiali finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico ed alla riqualificazione energetica.
Cala l’aliquota del bonus facciate
Viene prorogato di un anno anche il bonus facciate, anche se nel testo in bozza della manovra si prevede che la misura sia rinnovata per il 2022 con una percentuale della detrazione scende dal 90 al 60%. I crediti d’imposta trasferiti ai sensi dell’articolo 121 del DL Rilancio sono utilizzati in compensazione dal cessionario sulla base delle rate residue di detrazione non fruite.
Il credito di imposta ricevuto, in particolare, è utilizzato con la stessa ripartizione in quote annuali con la quale sarebbe stata utilizza la detrazione da parte del beneficiario. Per di piu la quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno di riferimento non potrà essere usufrutta negli anni successivi, né richiesta a rimborso.
Bonus mobili ed elettrodomestici
La proroga fino al 2024 sarà data anche per il bonus mobili e elettrodomestici, con una riduzione di due terzi il tetto di spesa in base al quale è calcolata la detrazione del 50%.
Prima tale limite era pari a 10.000 euro, elevato nel 2021 a 16.000 euro, ora passa a 5.000 euro. Si ricorda che il bonus riguarda mobili o elettrodomestici per l’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.
Bonus mobili ed elettrodomestici: cos’è, requisiti e domanda
La fine del cashback
Viene decretata la fine del cashback. Tale iniziativa, che era partita lo scorso gennaio e poi sospesa nel secondo semestre di quest’anno, viene definitivamente cancellata. Era prevista per il primo semestre del 2022, e aveva ancora a disposizione 1,5 miliardi di euro, ma il programma di attribuzione di rimborsi in denaro per acquisti effettuati mediante l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici si concluderà il 31 dicembre 2021, ferma restando la sospensione già in atto.
App18 per bonus culturali
Nella bozza di Legge di bilancio 2022 l’App 18, che dà ai diciottenni un bonus per acquisti culturali, è confermata anche se con tetto legato all’ISEE che non deve essere superiore a 25mila euro, tale disposizione riguarderà anche i diciottenni residenti e in possesso di permesso di soggiorno. La Carta, il cui importo sarà fissato con successivo decreto ministeriale, varrà per teatri, cinema, concerti, libri, quotidiani, musica e film, mostre, aree archeologiche e parchi, ma anche corsi di musica, teatro e lingua.
Carta docente
Non sarà abolita la carta del docente, la card elettronica di 500 euro assegnata da cinque anni al personale di ruolo per la formazione continua e l’aggiornamento professionale.
Mentre non sembra esserci spazio nella manovra per una misura che destina le risorse alla valorizzazione della professionalità del personale scolastico.
Un miliardo al Reddito di cittadinanza nella Legge di bilancio 2022
Rifinanziato il Reddito di cittadinanza con un altro miliardo, stretta sui controlli e sui reati che impediscono di accedere alla misura, nuovi meccanismi per favorire la ricerca del lavoro dei beneficiari. Intanto Il diritto decadrà dopo aver rifiutato due offerte di lavoro invece che tre. Dopo i primi sei mesi il Reddito di cittadinanza subirà un taglio di 5 euro al mese: la misura si applica solo agli occupabili. cioè i soggetti tenuti agli obblighi connessi alla fruizione del beneficio. Sono esclusi dal taglio i nuclei con bimbi sotto i 3 anni o con disabili gravi o non autosufficienti. La riduzione non si applica a chi riceve meno di 300 euro (moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza). Il taglio viene sospeso quanto almeno un componente del nucleo inizia a lavorare.
Gli ammortizzatori sociali nella Legge di bilancio
Per la riforma degli ammortizzatori sociali vengono stanziati 4,5 miliardi netti. Tra i punti qualificanti ci sono l’estensione degli ammortizzatori a imprese sotto i 5 dipendenti; la Cigs per tutti datori lavoro con più di 15 dipendenti a prescindere dal settore; la Naspi allargata a lavoratori discontinui, il ‘decalage’ che parte dal sesto mese e dall’ottavo per i 55enni; gli ammortizzatori per i dipendenti del settore della pesca e per i marittimi, la disoccupazione per i collaboratori autonomi e co.co.co.
Pmi in crisi: arriva un fondo triennale da 600 milioni
Viene istituito un fondo di 200 milioni di euro per l’anno 2022, 200 milioni di euro per l’anno 2023 e 200 milioni di euro per l’anno 2024, che è destinato a favorire l’uscita anticipata convenzionalmente dei lavoratori dipendenti di PMI in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni.
Caro-bollette
Stanziati anche 2 miliardi contro il cosiddetto caro-bollette. “Al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema fino a concorrenza dell’importo di 2.000 milioni di euro che a tal fine sono trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 15 febbraio 2022″.
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Source: agendadigitale.eu
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