Il Governo sembra non avere dubbi per il futuro delle detrazioni fiscali, come Superbonus al 110% e gli altri bonus previsti dal Decreto Rilancio. La Legge di Bilancio 2022 deve ancora essere discussa dal Parlamento, che darà il via al nuovo corso per i vari Bonus. Altri bonus che rientrano nella bozza del Ddl di Bilancio sono bonus per l’edilizia, bonus facciate, ecobonus, sismabonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili e bonus verde.
Superbonus 110%: le modifiche nella Legge di Bilancio 2022
Per ora è ancora una bozza, perché prima di essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la Legge di Bilancio deve passare dai due rami del Parlamento. Sicura la presenza del Superbonus 110%, anche se con qualche modifica. Nell’attuale versione il Ddl di Bilancio 2022 si legge: “Proroghe in materia di superbonus fiscale, di riqualificazione energetica, recupero del patrimonio edilizio, acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, di sistemazione a verde ed in materia di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici“. L’articolo 8 del Ddl del 2022 contiene diverse modifiche rispetto all’art. 119 del Decreto Rilancio.
Ecco nel dettaglio cosa prevede il Superbonus 110%
- Le proroghe previste per le case popolari (IACP) sono state estese anche alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa e per interventi realizzati su immobili posseduti o assegnati ai propri soci. Si tratta dell’ecobonus 110%, che prevede anche demolizione e ricostruzione.
- Le spese per il fotovoltaico (quindi ecobonus e sismabonus) potranno essere portate in detrazione fino al 30 giugno 2022 (dimenticanza non modificata dal decreto Semplificazioni bis).
- Il comma 8-bis è stato modificato integralmente. Cambiano le regole per le proroghe per condomini, edifici plurifamiliari e IACP.
- Se una persona fisica ha effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), quelli che prevedono demolizione e ricostruzione, hanno diritto alla detrazione del 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.
- Per i condomini e per persone fisiche fuori dall’esercizio di attività di impresa, arte o professione, ha diritto alla detrazione per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025. In questo caso gli edifici devono essere composti da due o quattro unità, sia di un unico proprietario che in comproprietà. Le detrazioni non sono però tutte uguali: per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 spetta la detrazione al 110%, per quelle sostenute nel 2024 al 70% e nel 2025 al 65%.
- Per interventi su unità immobiliari adibite ad abitazione principale delle persone fisiche (unifamiliare) è prevista la detrazione al 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. In questo caso la famiglia deve avere un ISEE non superiore a 25.000.
- Per gli interventi agli IACP la detrazione spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, se almeno il 60% dei lavori sono stati effettuati in data 30 giungo 2023.
- La verifica di congruità dei costi potrà essere effettuata in riferimento ai valori massimi stabiliti. Un decreto del Ministro dello sviluppo economico stabilirà le categorie che ne hanno diritto.
Le alternative e cosa cambia per gli altri bonus
Le opzioni alternative agli interventi di superbonus, come sconto in fattura e cessione del credito, potranno essere scelte fino al 31 dicembre 2025. Per il sismabonus, le opzioni alternative di sconto in fattura e cessione del credito sono già previste dall’art. 16, comma 1-octies del D.L. n. 63/2013.
Per gli interventi che rientrano nell’ecobonus ordinario è previsto un orizzonte temporale più ampio. Per gli interventi di cu all’art. 14, commi 1, 2 e 2-bis del D.L. n. 63/2013 è possibile fare domanda fino al 31 dicembre 2024. Lo stesso accade per il Bonus ristrutturazioni, con proroga fino alla stessa data secondo l’articolo 16 del D.L. n. 63/2013, commi 1 (ristrutturazione ordinaria), 1-bis e 1-ter (sismabonus ordinario). Ai commi 1bis e 1ter seguono i commi 1quater e 1septies, quindi il sismabonus al 70% e 80% di riduzione del rischio sismico di una e due classi. E il sismabonus al 75% e 85% se le riduzioni di classe avvengono per condomini.
L’art. 16, comma 2 del D.L. n. 63/2013 è stato completamente sostituito. L’articolo prevedeva il bonus mobili mentre ora prevede che la detrazione può essere utilizzata fino al 2024, sempre al 50% ,a per un complessivo non superiore a 5.000 euro. Stessa sorte tocca al bonus verde, previsto dall’articolo 1, comma 12, della legge 27 del dicembre 2017. Il bonus verde potrà essere usufruito per gli anni 2021, 2022, 2023 e 2024. È invece ridotto al 60% il bonus facciate. Previsto dall’art. 1, commi 219-224 del Legge 27 dicembre 2019, n. 160 con detrazione al 90% per il rifacimento di facciate esterne il bonus è esteso anche al 2022, ma con una aliquota del 60%.
Seguici anche su Facebook e Instagram
Adv
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.