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La previsione di limiti quantitativi al subappalto non
è consentita solo se essi vengono fissati in via generale
e astratta, mentre è possibile quando riguarda una specifica
categoria di prestazioni e sia giustificata da “precise
ragioni tecniche”.
Limiti quantitativi al subappalto: chiarimenti
dal Consiglio di Stato
A confermare quindi la legittimità del diniego di un’istanza di
subappalto è la sentenza
del Consiglio di Stato del 9 maggio 2024, n. 4161, che
si è espresso in relazione a una procedura aperta per
l’affidamento di un appalto di lavori. Il disciplinare prevedeva
limiti quantitativi al subappalto, in particolare, nella misura del
30% con riguardo a una categoria di lavorazioni.
In sede di esecuzione contrattuale, l’impresa ha chiesto di
subappaltare parte dei lavori per un importo superiore al 30%, che
la SA ha negato sul presupposto che sarebbe stato superato il
limite del 30% previsto per quelle particolari categorie di
lavorazioni, come segnalato nel disciplinare di gara.
Da qui il ricorso, nel quale l’impresa ha richiamato
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