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L’onda Verde. L’Italia e l’ecologismo politico – Alternativa Sostenibile

Chi e cosa rappresenta oggi l’ecologismo, volano ormai imprescindibile della ripartenza nazionale e non solo, e quali nuovi temi stanno prendendo piede? Quali i protagonisti della politica e i singoli partiti che stanno “occupando” questo territorio di consenso anche manifestando una inusuale capacità di azione e decisione? 

FB Bubbles – divisione di FB&Associati, la prima società di consulenza in relazioni istituzionali fondata in Italia, specializzata nell’analisi del dibattito pubblico e in campagne di advocacy – ha analizzato, oltre alla capacità di mobilitazione e penetrazione del tema ecologismo tra i cittadini e nella rete, anche le forme in cui viene interpretato dalle forze politiche attraverso gli atti presentati in Parlamento. Nel lavoro confluisce anche l’esperienza decennale di lavoro e osservazione delle dinamiche legate al dialogo tra istituzioni e imprese in materia di sostenibilità, in una logica che la società ha sviluppato anche con il supporto di un Centro Studi interno.

In un contesto in cui, per la prima volta, il tema ecologico, nei soli ultimi 3 mesi, ha attivato almeno 360 attori istituzionali, con oltre 1.500 contenuti diffusi sui social, la questione è tema dominato dal Movimento 5 Stelle seguito dal Partito Democratico. Emissioni,  riqualificazione energetica, mobilità sostenibile ed Ecobonus gli argomenti su cui la politica si spende maggiormente, anche se proprio su questi ultimi due si fa attiva anche Forza Italia, soprattutto a livello social, mentre si registra una quasi totale assenza di Fratelli D’Italia. Di certo c’è che l’ecologismo non è più esclusivo appannaggio del centrosinistra e il fatto che, nonostante spesso le istanze green vengano cavalcate in un’ottica elettorale, la tematica è ormai definitivamente inserita nell’agenda politica istituzionale e ora anche decisionale. Segno quindi che rientra anche tra i pochi temi su cui effettivamente si decide e si deciderà, soprattutto se si guarda agli ambiziosi obiettivi previsti dal PNRR.

Introduzione

Il tema dell’ecologismo sta acquisendo sempre più spazio nel dibattito politico, diventando il principio alla base della ripartenza delle economie nazionali e continentali dopo la pandemia da Covid-19. Se per anni la issue è stata pilastro della sinistra italiana, sovente accusata dalla controparte di un affezionamento principalmente ideologico alle questioni green, e istanza “di nicchia” raramente inserita nell’agenda politica, col tempo in Italia ha assunto sempre maggiore rilevanza, tale da divenire uno dei pilastri di uno dei partiti protagonisti della storia politica italiana degli ultimi anni, ovvero il Movimento 5 Stelle, e tematica di interesse della quasi totalità del panorama politico. Al centro del dibattito attuale troviamo oggi il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il quale pone, su input del programma Next Generation EU, la transizione ecologica come elemento imprescindibile per le politiche e riforme da attuare.

FB Bubbles – FB Bubbles – divisione di FB&Associati, la prima società di consulenza in relazioni istituzionali fondata in Italia, specializzata nell’analisi del dibattito pubblico e in campagne di advocacy — ha analizzato, oltre alla capacità di mobilitazione e penetrazione del tema ecologismo nel dibattito istituzionale, anche le forme in cui viene ormai definito ed interpretato dalle forze politiche. Nel lavoro confluisce l’esperienza decennale di lavoro e osservazione delle dinamiche legate al dialogo tra istituzioni e imprese in materia di sostenibilità in una logica che la società ha sviluppato, anche con il supporto di un Centro Studi interno.

Emissioni, riqualificazione, efficientamento energetico, economia circolare, mobilità sostenibile ed ecobonus sono le principali voci in cui gli stakeholder hanno articolato le conversazioni online sul tema, prediligendo differenti percorsi narrativi e sfumature in base alla compagine di appartenenza. Che cosa rappresenta oggi l’ecologismo? Quali nuove issue hanno preso il posto della sostenibilità? Sono i partiti storici a sostenere l’ecologismo nel dibattito politico?

L’ecologismo della Maggioranza tra social e Parlamento

Il tema dell’ecologismo, nei soli ultimi 3 mesi, ha attirato l’attenzione del dibattito politico riuscendo ad attivare quasi 360 attori istituzionali, i quali hanno postato oltre 1.500 contenuti social sul tema. Con l’incremento della salienza della issue, il vocabolario tematico è diventato preciso e particolaristico portando gli stakeholder a prediligere un linguaggio sempre più tecnico, almeno sui canali social. Infatti, considerando gli ultimi tre mesi il termine “sostenibilità”, storica keyword dell’ecologismo, è stata utilizzata dalla politica in meno di 20 contenuti social.

L’analisi social evidenzia come l’ecologismo sia ancora un tema radicato e appartenente al Movimento 5 Stelle e al centro-sinistra, forze politiche maggiormente presenti nei dibattiti social sul tema e sulle issue ad esso legate. Tale rilevanza viene confermata anche dall’analisi degli atti di sindacato ispettivo presentati in Parlamento, dove il tema “verde” ha acquisito una rilevante centralità nel dibattito parlamentare degli ultimi mesi dovuta al traino offerto dalla “transizione ecologica” che costituisce una parte sostanziale del PNRR. Nel grafico sottostante è possibile vedere come, rispetto agli anni precedenti, prendendo ad esame lo stesso periodo, l’attenzione e la rilevanza negli atti è mutata sensibilmente, a partire da marzo di quest’anno.

Dall’analisi operata il Gruppo parlamentare con il maggior numero di atti di sindacato ispettivo su tematiche ambientali, in entrambi i rami del Parlamento, risulta il Movimento 5 Stelle, risultato che si lega alla storica sensibilità del Movimento verso i temi legati in generale all’ambiente e alla sua tutela. L’analisi mostra come il secondo gruppo sia il Gruppo Misto; tale risultato è probabilmente legato alla forte presenza, nella sua compagine, di parlamentari usciti fuori dal M5S. A seguire, il Partito Democratico conferma la storicità nel proprio background politico del tema mentre restano sullo sfondo i partiti di centro-destra.   

Il nuovo ecologismo: emissioni,  riqualificazione energetica, mobilità sostenibile ed Ecobonus

Con oltre 230 uscite social, le emissioni sono la issue maggiormente discussa nell’arco degli ultimi 90 giorni. 115 esponenti del Movimento 5 Stelle si sono espressi online a riguardo, rendendo il Movimento 5 Stelle il gruppo più attivo.

La comunicazione pentastellata alterna richieste mirate e promozione di progetti realizzabili nel quotidiano, tesi a rendere più concreti obiettivi spesso considerati ancora lontani, alla condivisione di traguardi già raggiunti che fanno la differenza nelle città amministrate dal Movimento, sia nella vita quotidiana, che in occasione di eventi d’eccezione.

Il secondo gruppo più attivo è il Partito Democratico. Attraverso i canali social di 32 esponenti ha condiviso i passi in avanti, concretizzati o ancora in cantiere, sul fronte delle emissioni atmosferiche ai differenti livelli di governo: a livello comunitario la climate law per la neutralità climatica 2050, a livello regionale il nuovo Piano energetico per la riduzione delle emissioni gas e a livello locale le promesse mantenute, per esempio a Milano e Padova. Infine troviamo 25 stakeholder della Lega che da un lato rilanciano le pratiche virtuose realizzate nelle proprie amministrazioni regionali (Lombardia e Veneto in primis) e locali, mentre dall’altro si fanno portavoce di un malcontento nei confronti delle quote di emissione dell’Unione Europea e dei suoi “target sempre più ambiziosi”.

Molto dibattuto il tema della riqualifica energetica e ambientale riceve l’attenzione di oltre 200 attori politici. Anche in questo caso M5S e PD sono i due gruppi più esposti seguiti da Forza Italia, reciprocamente con 78, 63 e 36 stakeholder istituzionali attivi nel merito. Pentastellati e forzisti stressano il ruolo della riqualificazione energetica, principale effetto del Superbonus 110%, all’interno di un più ampio disegno definito con il Pnrr di rilancio di un’economia che tenta di preservare l’ambiente.

Democratici e forzisti, invece, condividono una comunicazione propositiva e più concreta, che evidenza progetti e pratiche virtuose delle amministrazioni rosse, come Milano, Firenze, Bari, Palermo – ma anche il Lazio e la Campania -, e azzurre, Venezia e Verona, così come Liguria e Sicilia, oltre ad una particolare attenzione per il Meridione. 

Mobilità sostenibile ed Ecobonus sono le ultime due declinazioni assunte dal dibattito politico sull’ecologismo. Complessivamente meno dibattute delle altre, vedono attivi rispettivamente 80 e 64 stakeholder, soprattutto tra le fila del M5S, compresi ex membri, e di Forza Italia. I pentastellati dedicano le proprie uscite al binomio Pnrr-mobilità sostenibile: tra espulsi o ex membri c’è forte malcontento, che si contrappone all’entusiasmo dei militanti.

Sul tema Ecobonus il Movimento si è mostrato piuttosto attivo sui social nella condivisione dei successi di una misura per cui si è speso e nell’ottica di una svolta ecologica a beneficio dell’ambiente e dell’economia, come dimostra la ripresa dell’edilizia in tempo di pandemia. Gli azzurri si fanno da un lato portavoce di impegni assunti o buone pratiche sul fronte della mobilità sostenibile, a livello regionale o locale, portate a compimento sotto l’egida del partito; mentre dall’altro elogiano l’Ecobonus come strumento di ripartenza per l’edilizia e l’economia, che merita di essere incrementato e prorogato.

L’analisi sopra riportata (figura 2) sugli atti di sindacato ispettivo, afferente agli ultimi tre mesi, e relativa alla sensibilità di ciascun Gruppo/Partito rispetto alle singole issue mostra alcune similitudini e divergenze rispetto all’analisi social: se infatti le emissioni si confermano uno dei temi più rilevanti per il Movimento 5 Stelle e il centro-sinistra, come l’ecologia e la sostenibilità, appare evidente come l’attenzione verso issue quali efficientamento, ecobonus e riqualificazione non rientri più nella sfera di quei partiti ma degli ex membri del Movimento e in Forza Italia, dati comparabili con quanto emerso dall’analisi social dove però le issue rimangono una predominanza del M5S. Rispetto alla produzione di atti di sindacato ispettivo, dunque, si conferma la forte incidenza del tema tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico: sono infatti i Parlamentari afferenti a questi due gruppi coloro che hanno presentato il maggior numero di atti in Parlamento.

Conclusioni

Nel complesso, dall’analisi emergono due elementi particolarmente interessanti: in primo luogo, nonostante una forte predominanza del Movimento 5 Stelle e la quasi totale assenza di Fratelli d’Italia dalle conversazioni online, visibile invece verso quelle issue “abbandonate” dallo stesso Movimento, la macro issue ecologismo non è più esclusivo appannaggio del centrosinistra, rivelandosi invece una tematica politicamente trasversale, acquisendo predominanza anche nei partiti storici del centro-destra come Forza Italia. In secondo luogo, nonostante spesso le istanze green vengano cavalcate in un’ottica elettorale o in occasione di eventi importanti – come la Giornata mondiale della Terra e dell’Ambiente – è innegabile che oggi il tema non solo stia generando un prolifico dibattito istituzionale, ma sia anche finalmente inserito nell’agenda politica istituzionale e ora anche decisionale, rientrando quindi tra i pochi temi su cui effettivamente si decide.

Il Paper Ecologismo Politico Giugno 2021 è disponibile in allegato.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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