C’è chi da 30 operai è passato a 4 e chi ha licenziato il figlio. Si erano affidati a un mercato della “disperazione”, ma finora disagi e spese sono solo aumentati. Migliaia di imprese e proprietari di casa volevano solo risolvere i loro problemi coi crediti del Superbonus per alleviare il peso di milioni di euro che non riescono più a farsi “rimborsare”. Succede perché dopo la fiammata iniziale del Superbonus, il sistema edilizio è andato in blocco. Ora manca la liquidità per mantenere i cantieri, terminarli, pagare dipendenti e fornitori. I disagi hanno poi “contagiato” i proprietari, che si ritrovano case ristrutturate a metà, inagibili o demolite, persino. L’unica speranza era la cartolarizzazione, che avrebbe trasformato questi crediti nei soldi attesi. Società hanno ammassato miliardi per terminare l’operazione all’estero promettendo di risolvere questi disagi. Ma dopo un anno, per aziende e proprietari di casa le cose non sono per
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.