“Dalle dichiarazioni del Presidente dell’ATER Antonio Passerelli apprendiamo con piacere che per l’inizio dei lavori di demolizione e ricostruzione delle due palazzine di Via XVI Settembre 19 e 23 mancherebbe soltanto, si fa per dire, il permesso che deve essere rilasciato dal Comune di Civitavecchia.
Ci sia consentito un certo scetticismo considerato che l’inizio dei lavori è stato promesso più volte: ai primi di maggio 2019 si trattava di lavori di ristrutturazione da eseguire in 4-6 mesi, poi di lavori di demolizione e ricostruzione delle due palazzine da eseguire a partire dalla fine di maggio ( sul sito della società ReACT Studio era apparso addirittura il disegno dei due nuovi edifici con tanto di alberi intorno), successivamente si pensava alla ricostruzione facendo ricorso all’ecobonus 110%, poi invece ai fondi PNRR.
Per avere un pò di credibilità le dichiarazioni dovevano essere corredate di qualche dato preciso: se sono stati scelti le imprese e il direttore dei lavori, i tempi previsti di inizio dei lavori, a quale finanziamento si fa ricorso, dove verranno alloggiati gli assegnatari del civico 19, che fine faranno le attività commerciali limitrofe alle palazzine, ecc.
E’ stato chiesto agli assegnatari, che secondo l’Ater avrebbero demolito mura portanti nei singoli appartamenti (nulla si sa in quali appartamenti né su quali dati tecnici si basa l’affermazione), un esame di coscienza, chiediamo allora: quale esame di coscienza dovrebbero farsi i responsabili dell’ATER che dal 1 maggio 2019 tengono numerose famiglie come sfollati, senza pensare a quanto altro tempo lo saranno ancora e ai soldi già spesi per i ritardi della ricostruzione?”
UNIONE INQUILINI CIVITAVECCHIA
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