Roma, 27 ottobre 2021 – Manvora 2022 al rush finale. Mini svolta sul reddito di cittadinanza, ok al Superbonus per le villette (ma con un tetto Isee), bonus facciate prorogato solo per il 60% della spesa, stop al cashback. E sulle pensioni il Governo punta a limitare a un anno la fase transitoria di quota 102. Sono questi i nodi principali che la cabina di regia sulla legge di Bilancio, terminata poco dopo le 20:30, ha tentato di sciogliere. Domani il testo è atteso nel Consiglio dei Ministri per l’approvazione. E sarà l’ultima chance per eventuali modifiche o limature, prima dell’iter parlamentare. Confemati i saldi previsti dal Documento programmatico di bilancio: si va verso una finanziaria in deficit per 23,4 miliardi di euro, pari all’1,245% del Pil.
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Previste due sostanziali modifiche all’impianto lanciato dall’ex governo gialloverde: oltre all’inasprimento dei controlli preventivi anti furbetti, arriva anche un taglio dell’assegno per coloro che rifiutano due proposte di lavoro. La decurtazione – su cui nell’esecutivo è stato trovato l’accordo – dovrebbe essere progressiva, dal secondo rifiuto in poi, ma non si conoscono ancora le percentuali del ‘decalage’. Oggi chi dice no a tre proposte di lavoro perde il diritto all’assegno, ma non riceve nessuna riduzione dell’importo se ne rifiuta due.
Sul tavolo anche il nodo più annoso, quello delle pensioni la cui riforma – stando alle ultime indiscrezioni – penalizzerebbe in particolare i nati nel 1960 (qui le ipotesi e le trappole). La proposta fatta dal ministro dell’Economia Daniele Franco in cabina di regia, al cospetto delle forze di maggioranza, prevede la ‘transizione’ a quota 102 solo per un anno, il 2022. In aggiunta alla Quota transitoria di un solo anno, verrebbe istituito un fondo per traghettare i lavoratori penalizzati dai nuovi requisiti.
Intesa anche sulla proroga per il Superbonus al 110% per le abitazioni monofamiliari: agevolazioni per le villlette confermate per tutto il 2022, il tetto di Isee per i proprietari di cui si parlava nei giorni scorsi viene fissato a 25mila euro e limitato alle sole prime case.
Prorogato fino a fine 2022 anche il bonus facciate, ma con una percentuale del 60% sulla spesa. Nelle ipotesi del Documento programmatico di bilancio la misura era destinata a non essere rinnovata, mentre ora viene confermata con una percentuale ridotta.
Si va verso lo stop definitivo al cashback. La misura, partita lo scorso gennaio e poi sospesa nel secondo semestre di quest’anno verrebbe cancellata. La misura era prevista anche per il primo semestre del 2022 e aveva ancora a disposizione 1,5 miliardi.
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