di Giordano Locchi
Dal rinvio della plastic tax alla proroga del bonus depuratori acqua, dal Fondo per la strategia di mobilità sostenibile al Fondo italiano per il clima, dagli interventi sul caro bollette a quelli sul Superbonus. Sono alcune delle misure, in materia di ambiente e energia, contenute nella Manovra 2022, che si è arricchita di numerose previsioni aggiuntive nel passaggio a Palazzo Madama, dove si sono registrate polemiche nella maggioranza per l’emendamento sostenuto da Leu, Art. 1 e M5s che ha eliminato il riferimento alla cattura, al sequestro e al riutilizzo della CO2 nell’ambito delle risorse del Fondo per il sostegno alla transizione industriale: il Pd sul punto si è astenuto (con accusa di ipocrisia da parte della Lega), considerando un errore quello che è considerato di fatto come un ostacolo agli investimenti a Ravenna da parte di Eni.
Vediamo le principali novità:
PLASTIC TAX
Viene posticipata al 1° gennaio 2023 l’efficacia delle disposizioni istitutive della plastic tax.
IVA ASSORBENTI NON COMPOSTABILI
I prodotti per la protezione dell’igiene femminile compostabili o lavabili e le coppette mestruali restano assoggettati a Iva con aliquota del 5 per cento. I prodotti assorbenti e tamponi, destinati alla protezione dell’igiene femminile non compostabili o lavabili sono assoggettati a Iva con aliquota del 10% (ridotta rispetto all’aliquota ordinaria del 22%).
SUPERBONUS
È stata introdotta la proroga del Superbonus 110%, con scadenze differenziate in base al soggetto beneficiario. Per i condomini, le persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione) e per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, viene prevista una proroga al 2025 con una progressiva diminuzione della percentuale di detrazione (dal 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 fino al 65% per quelle sostenute nel 2025). La disposizione proroga la possibilità di avvalersi della misura per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa (fino al 30 giugno 2023).
Per gli stessi soggetti, qualora siano stati effettuati lavori (al 30 giugno 2023) per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo, la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 (analogamente a quanto già previsto per gli Iacp). Sono soppressi i termini specifici previsti per l’applicazione della detrazione al 110 per cento nei casi di installazione di impianti solari fotovoltaici (31 dicembre 2021) e per gli interventi di installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (30 giugno 2022). È stata soppressa anche la norma introdotta nel disegno di legge che riconosceva la detrazione per le spese sostenute da alcuni soggetti entro il 31 dicembre 2022 solamente in presenza di determinate condizioni (comunicazione Cila e titolo ricostruzione edifici).
continua – in abbonamento
@Locchiaperti
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
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