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Manovra, Ance: eliminare tetto Isee superbonus su ville – Il Sole 24 ORE

I punti chiave

3′ di lettura

Eliminare dalla manovra «la condizione che vuole che l’unità sia destinata ad abitazione principale del proprietario, con reddito Isee non superiore a 25.000 euro». È la richiesta espressa da Ance nel corso dell’audizione in commissione Bilancio alla Camera sulla manovra. Per le abitazioni unifamiliari, secondo l’associazione, «è necessario estendere la proroga fino al 31 dicembre 2022, nel caso in cui al 30 giugno dello stesso anno sia stato eseguito almeno il 60% dei lavori, e allo stesso tempo eliminare sia il riferimento al rilascio del provvedimento abilitativo dei lavori al 30 settembre 2021».Sono dunque iniziate le audizioni sulla legge di bilancio 2022, in commissione Bilancio alla Camera. Proseguiranno anche nella giornata di lunedì 22 e martedì 23. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per lunedì 29 novembre.

Confcommercio, più attenzione a impatti Covid su terziario mercato

«Il disegno di legge di bilancio per il 2022 conferma l’intonazione espansiva della politica di bilancio. Dunque, bene, in generale, il sostegno agli investimenti pubblici e a quelli di privati ed imprese, così come gli stanziamenti per il fondo pluriennale per la riduzione della pressione fiscale. Ma -ha sottolineato la vice presidente di Confcommercio, Donatella Prampolini, in audizione presso le commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul disegno di legge di bilancio per il 2022 – occorre più attenzione alla persistenza degli impatti profondi della pandemia sul tessuto delle imprese e, in particolare, su quello delle imprese del terziario di mercato. Sono impatti che richiedono il ricorso a misure in materia di moratorie fiscali e creditizie e di crediti d’imposta dedicati,tra cui quello a valere sulle giacenze di magazzino del commercio del settore moda. Quanto alla riforma universalistica degli ammortizzatori sociali, va urgentemente ed anzitutto risolta la questione della loro strutturale sostenibilità contributiva da parte delle imprese del terziario di mercato. E ciò anche attraverso riduzioni compensative di altre componenti del cuneo contributivo ed il ricorso allo stesso fondo pluriennale per la riduzione della pressione fiscale».

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Confartigianato, rafforzare misure per rilancio Pmi

Confartigianato apprezza l’orientamento espansivo della Legge di bilancio 2022 ma chiede di rafforzarne alcune misure con l’obiettivo di sostenere la ripresa delle micro e piccole imprese. Le indicazioni, espressei in audizione, hanno riguardato, in particolare, la riduzione della pressione fiscale. Sul fronte dei bonus in edilizia, Confartigianato ne ha sottolineato l’importanza per spingere la ripresa economica e rilanciare l’attività delle piccole imprese delle costruzioni che tra il 2008 e il 2019 hanno perso quasi 1 milione di occupati. Per questo, ha sollecitato la proroga al 2023 del superbonus anche per gli interventi sugli immobili unifamiliari e per i lavori eseguiti dai condomini nelle singole unità immobiliari. In ogni caso ha chiesto che sia garantita la detrazione al 110% per gli interventi terminati entro il 31 dicembre 2022, purché al 30 giugno 2022 sia realizzato almeno il 30% dei lavori previsti. Inoltre ha ritenuto necessario superare il blocco su sconto in fattura e cessione del credito imposto dal Decreto controlli, introducendo un limite di spesa per interventi al di sotto dei quali non siano obbligatori visto di conformità e asseverazione della congruità della spesa.

Copagri, per l’agricoltura serviva più coraggio

«Apprezziamo l’impostazione generale della manovra, che in linea con l’orientamento del DPB prevede una politica espansiva a sostegno della ripresa e in sinergia col PNRR, anche se ci aspettavamo più coraggio per sostenere un settore che ha pagato a caro prezzo le ripercussioni della pandemia, durante la quale ha assicurato il regolare rifornimento degli scaffali». Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Franco Verrascina intervenendo in audizione davanti alle commissioni bilanci della Camera e del Senato nell’ambito delle audizioni preliminari all’esame della Legge di bilancio 2022.«Vale la pena di ricordare – ha continuato il presidente – il delicato momento che sta attraversando il primario, dovuto a fattori congiunturali, quali i forti aumenti dei costi di produzione e delle materie prime, ma anche a problematiche ataviche che da anni frenano lo sviluppo del comparto. A questi fattori vanno poi assommate le difficoltà legate alla recrudescenza di fitopatie ed epizoozie, gli effetti sempre più frequenti e violenti del cambiamento climatico e i fenomeni atmosferici estremi, che in molti casi hanno quasi completamente distrutto i raccolti, con pesanti ripercussioni sul reddito dei produttori agricoli».

Confprofessioni, meno tasse e più crescita

Abolizione dell’Irap, riduzione del cuneo fiscale sui redditi di lavoro autonomo, incentivi alla crescita dimensionale delle attività professionali, potenziamento delle politiche attive: sono questi, in sintesi, i principali correttivi alla manovra di bilancio chiesti da Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, intervenuto in audizione. Sul fronte delle tasse, Confprofessioni ha messo in evidenza che alleggerimento della pressione tributaria e riduzione del cuneo fiscale devono essere improntate in un’ottica di equità orizzontale tra lavoratori dipendenti e autonomi: «A redditi uguali devono corrispondere equivalenti debiti d’imposta» ha detto Stella. «Il primo passo deve essere l’unificazione delle detrazioni Irpef sui redditi da lavoro autonomo e da lavoro dipendenti».

Source: ilsole24ore.com

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