Dovrebbe valere 23 miliardi, pari all’1,2% di Pil, la Legge di bilancio 2022. È l’indicazione della cabina di regia sul Documento programmatico di bilancio da inviare alla Commissione europea. Otto miliardi per il taglio delle tasse, anche se Italia Viva e Fi chiedono almeno 10 miliardi per ridurre il cuneo fiscale. Dovrebbe diventare strutturale il congedo di paternità di 10 giorni. Un miliardo per il taglio delle bollette energetiche. Applicare «quota 102» soltanto agli statali, è la proposta del ministro dello Sviluppo Giorgetti.
Proroga al 2023 del Superbonus, ma limitata a condomini e Iacp, escludendo quindi le abitazioni unifamiliari. Lo riferiscono fonti di Governo, mentre e’ attesa la riunione del Consiglio dei ministri sul Dpb che precede la Manovra. Per gli altri bonus edilizi, il credito d’imposta al 50% e quello al 65% per ristrutturazioni e riqualificazione energetica, si prospetta una conferma per tre anni, mentre al momento non èprevista la proroga del bonus facciate al 90%.
La platea dei lavoratori che potrebbero andare in pensione con Quota 102 con un’età minima di 64 anni e almeno 38 anni di contributi è di poco meno di 50mila persone in due anni. Lo si apprende da fonti vicine al dossier
che precisano le stime arrivate da fonte sindacale. La misura dovrebbe valere due anni. L’età minima a 64 anni di fatto esclude almeno per quanto riguarda l’età tutti quelli che non erano riusciti ad accedere a Quota 100, ovvero i nati dal 1960 in poi.
A proposito di pensioni, altri 27 codici, oltre ai 15 già esistenti per le attività gravose potrebbero dare accesso all’Ape sociale (l’indennità per i lavoratori che sono in difficoltà a partire dai 63 anni in attesa dell’accesso alla pensione). Lo ha spiegato Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, in un’audizione alla Commissione Lavoro della Camera in cui ha illustrato alcuni dei criteri proposti dalla Commissione sui lavori gravosi. Tra le nuove categorie che entrano nella definizione di «lavoro gravoso» ci sono i conduttori di impianti, i saldatori, i fabbri e gli operai forestali ma anche gli operatori della cura estetica. Non rientrano invece i bidelli e i macellai. Il presidente della Commissione sui lavori gravosi, Cesare Damiano, ha specificato che le 27 categorie rientrano in quelle che avrebbero titolo (dopo una scrematura da 92) ma non è detto che poi rientreranno tutte.
E’ di 8,8 miliardi la “posta” prevista in manovra per rifinanziare il reddito di cittadinanza. Per il 2022 erano previsti 7,6 miliardi, come tendenziale, mentre ora sono stati previsti -riferiscono fonti di
governo a Cdm in corso- 8,8 miliardi, quindi 800 milioni in più. La stessa somma, dunque 8,8 miliardi, sarebbe stata prevista per il 2023.
Un fondo da 1 miliardo per il taglio delle bollette. E’ la cifra che, secondo quanto viene riferito, dovrebbe essere stanziata in manovra. Per la copertura si ricorrera’ a uno dei due miliardi gia’ destinati dalla Nadef alla riforma del fisco, ai quali si andrebbero ad aggiungere altri 7 miliardi per il taglio delle tasse.
© Riproduzione riservata
Source: ilgiorno.it
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.