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Gli interventi in favore della casa, in particolare per le ristrtuturazioni, sono ancora una volta al centro della manovra del governo. Con qualche novità di cui diamo conto nel dossier qui di seguito. Di cosa stiamo parlando? Il bonus per l’efficientamento energetico confermato anche per abitazioni unifamiliari. Quello per le facciate scende dal 90 al 60%, ma entrano aiuti per superare le barriere architettoniche e per chi ha inquilini morosi. Ma vediamo nel dettaglio gli interventi più significativi.
Sfratti, sostegno per chi ha inquilini morosi
Arriva un Fondo di solidarietà da 10 milioni di euro per il 2022 per il sostegno dei piccoli proprietari che hanno ottenuto una convalida di sfratto per morosità, ma che non sono potuti rientrare in possesso dell’appartamento a causa della sospensione dei provvedimenti di rilascio scattata dallo scorso anno in seguito alla pandemia. Il Fondo verserà contributi ai proprietari di non più di due appartamenti che ne hanno dato in locazione uno per uso abitativo, e per i quali l’importo del canone contribuisce per almeno il 40% alla formazione del reddito Isee. A loro spetta il 50% dell’affitto, per ciascun mese di sospensione dello sfratto, fino ad un massimo di 16 mensilità e per un importo non superiore a 6.400 euro complessivi.
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Anziani e disabili, detrazioni per ascensori e pedane
Entra un bonus al 75% per abbattere le barriere architettoniche. La detrazione sarà in cinque rate e spetterà per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 per l’installazione di ascensori, montascale, pedane e per altri interventi finalizzati a migliorare l’accessibilità negli edifici per disabili e anziani. Previsto un tetto di spesa di 50 mila euro per le villette, 40 mila per appartamento nei mini condomini e 30 mila per quelli con più di otto appartamenti. Arrivano poi finanziamenti per il cohousing degli over 65: ai comuni vanno 5 milioni per progetti che dovranno prevedere aree comuni accanto a spazi privati a disposizione dei single o delle coppie che lasceranno le proprie abitazioni.
Superbonus 110%, entro giugno va completato il 30% dei lavori
Sì al Superbonus per le villette il prossimo anno, senza più restrizioni in riferimento a tetti Isee o al fatto che si tratti di prima casa. La detrazione spetta per le spese sostenute fino a dicembre, a patto che a giugno 2022 sia stato realizzato almeno il 30 per cento dell’intervento previsto. Confermata anche la possibilità di effettuare interventi di efficientamento energetico e consolidamento nei fabbricati di un unico proprietario con fino ad un massimo di quattro appartamenti. Proroga dell’agevolazione anche in condominio per tutti gli interventi, sia sulle parti comuni che nei singoli appartamenti, senza più alcuna distinzione. Arriva poi la possibilità di usufruire del Superbonus anche per gli edifici allacciati al teleriscaldamento, finora esclusi. Buone notizie, infine per la ricostruzione nelle aree danneggiate dai terremoti che si sono verificati dal 2009 in poi. Sarà possibile avere il Superbonus al 110% fino alla fine del 2025.
Semplificazioni, niente stretta sui “piccoli” lavori
Non serviranno più asseverazione delle spese e visto di conformità, previsti dal decreto antifrode, per la cessione del credito o lo sconto in fattura per i «piccoli» lavori di edilizia libera, quelli entro il limite di 10 mila euro. La semplificazione riguarda tutti i lavori che si possono eseguire senza comunicazione al Comune, come sostituzione delle caldaie e degli infissi, rifacimento dell’impianto idraulico o elettrico. Vale sia per gli interventi nei singoli appartamenti che per quelli condominiali. Restano invece i controlli per il bonus facciate. Per questo e per tutti gli altri casi nei quali valgono le norme antifrode, però, si chiarisce che le spese per le pratiche burocratiche rientrano tra quelle detraibili.
Arredamento, lo sconto sui mobili torna a 10 mila euro
Risale a 10 mila euro il tetto delle spese incentivate dal «bonus mobili», la detrazione fiscale che restituisce in dieci anni il 50% dei costi per l’acquisto di arredamento e grandi elettrodomestici per un immobile oggetto di ristrutturazione. Originariamente, la manovra ne tagliava il tetto dai 16 mila euro attuali a quota 5 mila. In aggiunta, si allunga a tutto il 2023 il «bonus idrico», l’incentivo da mille euro per acquisto e installazione di sistemi di filtraggio dell’acqua o sanitari a scarico ridotto. Si annuncia però una corsa allo sconto, visto che viene ridotta la disponibilità finanziaria: per il 2021 e 2022 il bonus è infatti finanziato con 5 milioni di euro per ciascun anno, ma il budget scende a 1,5 milioni nel 2023.
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