Il Consiglio dei ministri è pronto a dare il via libera al Documento programmatico di bilancio, che delinea l’ossatura della Legge di Bilancio e che verrà trasmesso alla Commissione europea. Poi una riunione del governo, che si terrà nei prossimi giorni (o alla fine della settimana o all’inizio della successiva) approverà la manovra vera e propria, che alla fine dovrebbe mettere sul piatto 23-25 miliardi di euro.
Ammonterebbe a otto miliardi la cifra stanziata per la riduzione delle tasse.
Si profila una proroga al 2023 del Superbonus, ma limitata ai condomini e Iacp (escluse dunque le villette unifamiliari).
Confermato per il 2022 il credito d’imposta al 50%, mentre si esclude la proroga del bonus al 90% per il rifacimento delle facciate.
Sul tavolo del governo c’è anche il superamento di Quota 100, difesa dalla Lega di Matteo Salvini: si ipotizza Quota 102, passando per quota 103 con accompagnamento (tipo Ape) per chi è vicino all’uscita, fino a Quota 104. Le misure servirebbero ad attenuare lo scalone della Legge Fornero sulle pensioni.
Inoltre, si valuta anche l’ipotesi di riduzione dell’Iva sugli assorbenti (nota come “tampon tax”) dal 22% al 10%.
Verrà poi stanziato un miliardo per il taglio delle bollette energetiche: le risorse dovrebbero confluire in un apposito fondo che sarà creato con la manovra
Tra i terreni di scontro all’interno della maggioranza c’è infine il rifinanziamento del reddito di cittadinanza (che dovrebbe avere un miliardo in più rispetto allo scorso anno), con Movimento 5 Stelle e Pd che sostengono il provvedimento, mentre Lega, Forza Italia e Italia Viva vorrebbero che fosse cancellato.
(Unioneonline/F)
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