Via libera alla manovra. La Camera dei deputati ha approvato oggi, in via definitiva, la Legge di bilancio che, per il 2022, prevede uno stanziamento di oltre 900 milioni per il settore dell’Istruzione. Il provvedimento va ora alla firma del Capo dello Stato per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro domani 31 dicembre. Si tratta di una manovra espansiva che prevede nel 2022 (tenendo conto anche del Dl fisco) impieghi per 37 miliardi con risorse per 13,7 miliardi e un peggioramento del deficit di 23,3 miliardi. Definizione del primo modulo della riforma fiscale con il taglio di Irpef e Irap, incremento a 3,8 miliardi dell’intervento contro il caro-bollette e ri-estensione del superbonus rispetto alla stretta inizialmente prevista dal disegno di legge sono tra le principali novità del provvedimento che prevede anche la conferma del reddito di cittadinanza. Una legge di bilancio tutta espansiva che distribuirà a famiglie e imprese oltre 32 miliardi nel 2022. Tra le novità la nuova Irpef, Quota 102, Ape social allargato, Opzione donna
«Con la legge di bilancio – sottolinea il Ministro Patrizio Bianchi – stanziamo più di 900 milioni per la scuola, che vanno ad aggiungersi agli oltre 17 miliardi previsti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Risorse che consentono di affrontare gli impegni nell’immediato, come l’emergenza sanitaria e la valorizzazione del personale, e gli investimenti nel medio e lungo periodo. Il passaggio parlamentare e il lavoro svolto insieme ai gruppi ci hanno consentito di potenziare alcune misure e aumentare i fondi a disposizione del settore Istruzione».
«Le scuole – aggiunge – avranno a disposizione 400 milioni per prorogare i contratti del personale aggiuntivo, sia insegnanti che Ata, assunto temporaneamente per fronteggiare l’emergenza sanitaria; con 300 milioni alimenteremo il fondo per la valorizzazione dei docenti. Ma ci sono anche altre misure significative, come i 20 milioni per il supporto psicologico di studentesse e studenti e del nostro personale. Continuiamo a investire per potenziare la scuola, migliorare le infrastrutture e la qualità del nostro sistema di istruzione».
La legge stanzia 300 milioni, per il 2022 e a regime per i prossimi anni, per la valorizzazione del lavoro dei docenti, con particolare riferimento alle funzioni in più svolte dagli insegnanti. Altri 400 milioni sono stati stanziati per consentire alle scuole di poter continuare a utilizzare il personale aggiuntivo assunto, a settembre, per l’emergenza sanitaria. La misura riguarda sia i docenti che gli Ata (Ausiliari, Tecnici e Amministrativi). Sono previste, poi, risorse specifiche, 28,23 milioni per il 2022, 45 milioni per il 2023 e 20 milioni, a regime, dal 2024, per il Fondo unico per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici. Oltre 40 milioni vengono stanziati a supporto delle scuole per il dimensionamento scolastico: anche per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 il numero minimo di 600 studenti, 400 nelle piccole isole e nei comuni montani, che le istituzioni scolastiche devono raggiungere per avere un proprio dirigente scolastico e un direttore dei servizi generali e amministrativi, resta abbassato a 500 studenti (300 in isole e comuni montani), così come era accaduto per il 2021/2022. Una misura che consente una migliore gestione delle scuole in periodo di emergenza. Attenzione viene posta anche al tema dell’abbassamento del numero di alunni nelle aule: gli attuali tetti nella composizione di ciascuna classe potranno essere derogati per ridurre l’affollamento, in particolare negli istituti che si trovano in aree di maggior disagio e in cui gli indici di dispersione scolastica sono più elevati. Tre milioni all’anno, a regime, vengono messi a disposizione per il funzionamento delle scuole situate su piccole isole con lo scopo di dare maggiori indennità agli insegnanti che lavorano in queste sedi più difficilmente raggiungibili e, dunque, disagiate. Un contributo aggiuntivo di 20 milioni di euro nel 2022 va alle scuole dell’infanzia paritarie. Il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa delle scuole è incrementato di 89,4 milioni annui a decorrere dal 2022 per il personale docente.
Bollette gas e luce: aumenti da 1.000 euro l’anno, le conseguenze della corsa dei prezzi
Sono previsti 20 milioni, per il 2022, per il supporto psicologico delle studentesse, degli studenti e del personale, anche in risposta a quanto vissuto durante l’emergenza Covid. Due milioni vengono stanziati per il 2022 per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo, fronte su cui il Ministero è da tempo impegnato, insieme alle scuole. La legge prevede l’introduzione dell’educazione motoria alla scuola primaria che sarà affidata, d’ora in avanti, a docenti appositamente formati. Sarà coinvolto il biennio finale. Si parte, nel 2022/2023, con le classi quinte, nel 2023/2024 si proseguirà con le quarte. La legge prevede il potere di ordinanza sugli Esami di Stato, sentite le Commissioni parlamentari, per il Ministro dell’Istruzione, in ragione dell’emergenza sanitaria. La Legge di bilancio si connette poi direttamente anche con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): è previsto uno stanziamento a regime per le spese di funzionamento delle scuole dell’infanzia e dei nidi che saranno attivati con i fondi del Piano concordato con l’Europa. Infine, il Fondo per l’edilizia scolastica è rifinanziato per un importo di 2 miliardi di euro nell’arco temporale che va dal 2024 al 2036.
Di Maio: un’altra spinta alla ripartenza
Con la legge di Bilancio diamo un’altra spinta alla ripartenza del Paese». Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook sottolineando che M5s «ha portato avanti con forza misure necessarie anche per la fase che stiamo attraversando. Una di queste è senza dubbio il Superbonus» ma anche gli 8 miliardi per «abbassare le tasse», il fondo da 3,8 miliardi per le famiglie e le imprese per abbattere le bollette di luce e gas, il rifinanziamento del reddito di cittadinanza con 1 miliardo per il 2022-2029 e i 2 miliardi in più al Fondo sanitario nei prossimi 3 anni.«Salute, lavoro ed economia sono le nostre priorità, avanti così!».
Sul fronte del Superbonus «con il nostro intervento abbiamo garantito continuità a uno strumento che è un vero e proprio emblema della transizione ecologica e che ora si conferma in tutta la sua efficacia. Dati come 30mila nuove imprese nel settore dell’edilizia in due anni e 70mila cantieri aperti confermano infatti l’impatto positivo del Superbonus», prosegue Di Maio. «Ma c’è anche un altro intervento che voglio sottolineare: 8 miliardi per abbassare le tasse, riducendo l’Irpef a ceto medio e redditi più bassi, iniziando a cancellare l’Irap e tagliando i contributi per i dipendenti; e sempre per le famiglie e le imprese, un fondo da 3.8 miliardi per abbattere il costo delle bollette di luce e gas. In manovra abbiamo anche rifinanziato il Reddito di Cittadinanza con 1 miliardo di euro all’anno dal 2022 al 2029 e per la Sanità – sottolinea – abbiamo previsto misure importanti, come i 2 miliardi in più all’anno al Fondo sanitario per i prossimi tre anni e l’aumento del numero dei contratti di formazione specialistica dei medici».
Source: ilmattino.it
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