Mantova tra le città più inquinate d’Italia secondo ‘Mal’aria’. Zolezzi e Fiasconaro (M5S): ‘Mantova soffoca, necessario intervenire usando i fondi del PNRR per progetti sostenibili, sfruttando incentivi come il Superbonus 110%’
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- Pubblicato 06 Febbraio 2022
MANTOVA, 06 feb. – “Mantova è tra le città più inquinate d’Italia. A dirlo è il rapporto annuale di Legambiente Mal’aria sull’inquinamento atmosferico nei centri urbani. Tra le città dove, nel 2021, il valore medio di micropolveri Pm10 e Pm 2,5 e biossido di azoto si è mantenuto più alto rispetto ai limiti suggeriti dall’OMS. Sono ormai lontani i giorni in cui, sempre Legambiente, incoronava la nostra città come la più verde d’Italia.” Così i portavoce M5s Alberto Zolezzi e Andrea Fiasconaro, commentano il report di Legambiente 2022 “Mal’aria di città. Quanto manca alle città italiane per diventare cleancities”; che vede Mantova tra le 17 città italiane più inquinate.
Rete Ambiente Lombardia ha lanciato il “FLASH SMOG“, che si è tenuto sabato 5 febbraio in molte città della Lombardia per denunciare e sensibilizzare i cittadini sul tema dell’inquinamento.
“La qualità dell’aria delle città lombarde è tra le peggiori d’Europa e d’inquinamento si muore – ribadiscono Zolezzi e Fiasconaro. Ecco perché partecipare al flash mob di domani, lanciato da Rete Ambiente Lombardia, è ancora più importante.”
“Mentre la nostra provincia soffoca letteralmente a causa del traffico, dei riscaldamenti domestici e un’agricoltura intensiva (a cui si aggiungono gli allevamenti), giusto per citare qualche esempio, si parla di cementificare aree verdi come il Paiolo. Si parla di ampliare centrali elettriche in territori già fortemente stressati, come Ostiglia, mentre la direzione da prendere per uscire da quella che ha tutta l’aria di essere un’emergenza dentro l’emergenza, è esattamente all’opposto.”
“I dati parlano chiaro – precisa il deputato M5s, Alberto Zolezzi – per le polveri sottili l’OMS raccomanda il limite di 15 µg/mc, Mantova ha registrato una media annuale di Pm10 di 31 µg/mc, cioè il doppio; per il Pm2,5 il valore limite OMS è di 5 µg/mc ma Mantova con 17 µg/mc lo supera di oltre tre volte; per il biossido di azoto NO2 il valore limite dovrebbe essere di 10 µg/mc. Mantova ha registrato una media annuale di 24 µg/mc.”
“Quindi a maggior ragione è necessario tutelare le nostre aree verdi – interviene il consigliere regionale M5s Andrea Fiasconaro – ex lago Paiolo in primis. Fermare il consumo di suolo è uno dei tanti piccoli grandi passi per ridurre l’inquinamento.”
“Sarebbe utile anche non fare nuove autostrade ma raddoppiare tutte le ferrovie, per dimezzare ulteriormente l’inquinamento.” Aggiunge Zolezzi.
Secondo Legambiente, Mantova dovrebbe tagliare del 52% l’attuale valore di Pm10 nell’aria per consentire ai cittadini una qualità di vita migliore.
“Le azioni individuali e collettive che si possono attuare per ridurre l’inquinamento sono diverse, ma anche le istituzioni devono fare la loro parte. Utilizzando i fondi del PNRR per progetti sostenibili, sfruttando incentivi come il Superbonus 110%, promuovendo iniziative volte al risparmio energetico.
L’inquinamento uccide, come e più del virus, solo che lo fa silenziosamente e nel tempo. Abbracciamo quindi l’iniziativa del flash mob lanciato da Rete Ambiente Lombardia e invitiamo chi può a prendervi parte. Perché una cosa è certa: non c’è più tempo da perdere.” Concludono.
Source: altramantova.it
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