Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieSisma BonusMaxi frode da 440 milioni sugli aiuti Covid, sequestrati lingotti d’oro: «305 milioni già recuperati» – Corriere della Sera

Maxi frode da 440 milioni sugli aiuti Covid, sequestrati lingotti d’oro: «305 milioni già recuperati» – Corriere della Sera

I lingotti d’oro sequestrati
I lingotti d’oro sequestrati

Quattrocentoquaranta milioni di euro sottratti allo Stato attraverso il commercio di falsi crediti di imposta riferiti alle misure intraprese dal governo per far fronte all’emergenza Covid: locazioni, sismabonus e bonus facciate. Una truffa da capogiro quella smascherata a Rimini dalla Guardia di Finanza alla fine dello scorso gennaio con l’operazione Free Credit che ha di fatto smantellato un sodalizio criminale (otto gli arrestati, 80 indagati) al cui vertice figuravano tre commercialisti Matteo Banin originario di Rovigo, ritenuto la mente del sodalizio, Stefano Francioni di Rimini e Roberto Amoruso di Bisceglie, insieme a un imprenditore originario di Taranto ma da tempo attivo nel riminese, Nicola Bonfrate. Il secondo capitolo dell’operazione è andato in archivio negli scorsi giorni con il recupero del 97% della frode tra immobili, società, veicoli e disponibilità finanziarie e crediti che sono stati bloccati prima che venissero ceduti: di questi, oltre 80 milioni erano già stati immessi nel sistema di vendita e sarebbe bastato un click per farli sparire. Il totale dei crediti sequestrati e di cui è stata impedita la vendita ammonta a circa 305 milioni di euro.


La base a Rimini e la rete articolata nel resto d’Italia

Il sodalizio criminale aveva base a Rimini dove andavano in scena i «meeting» tra le persone coinvolte ma le ramificazioni raggiungevano molte altre aree del Paese. Rodato il meccanismo della truffa: tramite amicizie e commercialisti compiacenti venivano reclutate (o addirittura create dal nulla) società attive ma in grave difficoltà economica che però funzionavano come galline dalle uova d’oro. In tutto 116 società (sparse in tutta Italia) di cui, in sostanza, i reali dominus – ovvero gli artefici della truffa – si facevano consegnare dai legali rappresentanti – prestanome o persone compiacenti – le credenziali aziendali per entrare nell’area dedicata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Non appena l’agenzia rilasciava l’attestazione, i crediti venivano legalizzati nel cassetto fiscale delle società beneficiarie. In particolare i bonus per le locazioni venivano «succhiati» illecitamente tramite società preesistenti ma che navigavano in acque poco tranquille mentre invece le nuove società venivano create ad hoc per intascare i soldi del bonus sisma e facciate.

La truffa scoperta dalla Guardia di Finanza

Era il 31 gennaio quando la truffa veniva smascherata dalle Fiamme Gialle. Nelle settimane successive le indagini sono continuate per capire come gli indagati avessero impiegato i soldi tuffati cercando quindi le tracce delle movimentazioni verso l’estero nonché di acquisto di moneta virtuale. E sono scattati i sequestri, tra questi criptovalute, attualmente custodite in un wallet così da impedirne la movimentazione, oro e platino in lingotti e orologi di pregio conservati in una cassetta di sicurezza in Austria, perquisita e sequestrata con la collaborazione delle autorità austriache che hanno recepito un Ordine Investigativo Europeo della Procura di Rimini, e un Ordine di congelamento emesso dal G.I.P. di Rimini che ha disposto un secondo decreto di sequestro preventivo per 9,7 milioni di euro (immobili, quote societarie e veicoli), per il reato di riciclaggio.

La newsletter del Corriere di Bologna

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Bologna e dell’Emilia-Romagna iscriviti gratis alla newsletter del Corriere di Bologna. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

13 aprile 2022 (modifica il 13 aprile 2022 | 10:54)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.

Per richiedere la consulenza professionale, clicca sul banner.

Rate This Article:
No comments

leave a comment