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Meno tasse causa Covid: lo Stato rimborsa i Comuni – Il Tirreno

Nella zona dell’Empolese Valdelsa arriveranno un milione e 700mila euro La somma è una parte dei mancati introiti da Tosap, Imu e imposta di soggiorno

Un milione e 700mila euro in arrivo nelle casse degli undici comuni per compensare le mancate entrate per tasse e imposte a causa del Covid. Imu per immobili produttivi, fondi di attività economiche e fabbricati rurali, tassa per occupazione di suolo pubblico (Tosap) delle attività commerciali, tributi derivanti da imprese del turismo, imposta di soggiorno. L’emergenza sanitaria si è abbattuta come un uragano sui bilanci comunali, tagliando voci di entrata consistenti. Così il governo è stato costretto a correre ai ripari per garantire l’erogazione di servizi fondamentali, ma le compensazioni costituiscono solo una parte dei mancati incassi. Nel complesso il “buco” principale riguarda l’imposta municipale unica relativa ai cosiddetti immobili merce (cioè quelli invenduti), alle abitazioni di cittadini non residenti, ai fabbricati rurali e all’Imu agricola. I trasferimenti da parte del governo per il 2021 ammontano nel circondario a 854mila euro. La voce principale in molti comuni – che hanno una importante vocazione agricola – si riferisce all’esenzione sull’imposta dovuta dai coltivatori diretti e sui fabbricati rurali. A Cerreto, ad esempio, la compensazione di questa unica voce vale 87mila euro, a Vinci 82.500 euro, a Montespertoli quasi 74mila euro, mentre a Gambassi oltre 51mila euro. Basta confrontare queste cifre con il totale dei trasferimenti per mancato incasso Imu per avere una proporzione del danno legato al settore agricolo. Ma gli effetti della pandemia sull’economia locale emergono con forza anche spostando l’occhio sul comparto turistico. In questo ambito a fronte di un ammanco milionario, il governo ha compensato gli enti locali per quasi 800mila euro per le mancate entrate di Tosap, Imu e imposta di soggiorno: 487mila euro riguardano l’imposta municipale unica e la tassa per l’occupazione di suolo pubblico che sono state esentate per le attività del turismo, mentre altri 300mila euro riguardano appunto l’imposta di soggiorno. Anche in questo caso esistono situazioni particolarmente allarmanti e riguardano proprio quei comuni che fanno dell’accoglienza uno dei cardini della propria economia. Su tutti spicca Montaione, che rappresenta il territorio con la maggiore vocazione turistica. Qui le compensazioni per queste imposte e tasse arrivano a oltre 150mila euro, cioè quasi un terzo del totale assegnato all’Empolese Valdelsa. Nel complesso 146mila euro per Imu e Tosap e 110mila euro per l’imposta di soggiorno. Il peso si sente eccome anche in altri comuni. In assoluto il secondo in classifica è Empoli con oltre 100mila euro complessivi, ma in proporzione sono allarmanti i dati che emergono a Certaldo (oltre 93mila euro), Vinci (64mila euro), Castelfiorentino (58mila euro), Montespertoli (49mila euro) e ancora di più Gambassi (57mila euro). Capitolo a parte riguarda la tassa di occupazione di suolo pubblico, che è stata esentata per le attività del commercio. Nel 2021, infatti, tuti i comuni hanno confermato la non applicazione del tributo per bar e ristoranti che utilizzassero porzioni di strade e piazze per sistemare i tavoli. I ristori riconosciuti dal governo ammontano a oltre 63mila euro.

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