L’evoluzione storica del comparto automotive in Italia si ricorderà a lungo di aprile 2021: è, in estrema sintesi, il mese in cui le nuove immatricolazioni di autovetture diesel sono state “doppiate” da quelle ad alimentazione alternativa (insieme che comprende tutte le tipologie elettrificate – ibride, ibride plug-in, 100% elettriche -, più GPL e metano). Nel dettaglio, e cifre alla mano, l’incidenza dei turbodiesel sul totale delle autovetture immesse in circolazione è stata del 22,5%, “contro” il 45,4% delle “alternative”. D’accordo che a quest’ultima “voce” appartengono tutti i sistemi di alimentazione che non si affidino ai combustibili fossili (“cinque contro uno”, dunque); tuttavia, il sorpasso ai danni delle vetture diesel, sebbene nell’aria da tempo, ha in questo caso del clamoroso proprio perché si traduce, in termini percentuali, in valori doppi.
Ecco le cifre
Tutto questo è, in estrema sintesi, il contenuto del “Focus” sull’andamento del mercato redatto da Anfia (Associazione Nazionale Filiera dell’Industria Automobilistica): il documento mette in evidenza, ragionando sui numeri assoluti, che ad aprile 2021 le vetture a gasolio di nuova immatricolazione sono state 32.685 (e, a completare l’assetto delle auto a combustione, è opportuno indicare anche le 46.584 nuove unità a benzina, il che corrisponde ad un 32,1% di quota di mercato relativa e al 33% in relazione ai primi quattro mesi dell’anno).
Impossibile confrontarsi con aprile 2020
Su base mensile, il paragone con aprile 2020 è ininfluente, in quanto dodici mesi prima l’Italia era in pieno lockdown, tant’è vero che – indica Anfia – le 145.082 nuove immatricolazioni di aprile 2021 hanno fatto registrare un volume superiore di ben 34 volte rispetto allo stesso mese dello scorso anno (analogamente, riguardo al primo quadrimestre l’aumento registrato è nell’ordine del 68,4%). Meglio rapportarsi ai medesimi periodi del 2019, dunque: in questo caso, il monte-immatricolazioni ha messo a segno una diminuzione del 17,1% (-16,9% nel cumulato relativo al primo quadrimestre).
Gli incentivi hanno aiutato
È chiaro che ad avere contribuito in maniera notevole al nuovo “boom” di ibride, ibride plug-in ed elettriche sono stati i nuovi Ecobonus ministeriali rifinanziati con la legge di Bilancio 2021 e che resteranno in vigore fino al prossimo 31 dicembre; per converso, proprio ad aprile (nella prima decade del mese) sono andati esauriti i 250 milioni di euro che erano stati messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico a beneficio delle nuove autovetture Euro 6. L’immatricolato benzina e diesel ne ha dunque subito in parte gli effetti (sebbene gli Ecobonus relativi sarebbero rimasti in vigore fino al 30 giugno 2021).
Ecco il consuntivo
È anche qui che può essere interpretato il “boost” delle nuove immatricolazioni di autovetture ad alimentazione elettrificata (36,6% ad aprile, 34,3% nel periodo 1 gennaio-30 aprile 2021, con Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Fiat 500 ibride ai primi tre posti nel segmento mild hybrid-full hybrid; Jeep Renegade in prima posizione nella classifica di vendite; Fiat 500 è il modello più venduto tra quelli elettrici tanto ad aprile quanto nei primi quattro mesi dell’anno), che riassumiamo come segue, aggiungendo le quote GPL e metano.
- Quota di mercato auto ibride: 30% ad aprile 2021 (terzo mese consecutivo più elevata rispetto al diesel), 27,8% nei primi quattro mesi dell’anno;
- Autovetture ad alimentazione ibrida plug-in: 3,3% ad aprile, 3,3% nel cumulato dei primi quattro mesi;
- Auto elettriche: 3,3% ad aprile, 3,1% nel cumulato;
- Auto a GPL: 6,5% ad aprile, 6% nei primi quattro mesi;
- Auto a metano: 2,2% ad aprile 2021, 2,3% nel primo quadrimestre.
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