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Mercato del mattone, l’effetto Superbonus spinge le compravendite nel Viterbese – ilmessaggero.it

Affitti al massimo da un anno e mezzo nella Tuscia, calano leggermente i prezzi degli immobili in vendita. In crescita il numero delle compravendite spinte dell’effetto superbonus e dalle altre iniziative fiscali volte alla conservazione e miglioramento delle case.

A fornire i dati sulle quotazioni del mercato settembrino è il rapporto mensile fornito dall’Osservatorio di Immobiliare.it, il portale leader in Italia. Rispetto a maggio 2020, punto più basso per il mercato, per un affitto in provincia la spesa media è salita di circa il 10% con un aumento del costo al metro quadro da 6,50 a 7,50 euro. A spingere in alto la media è il litorale: Montalto di Castro, complice la posizione e il protrarsi della stagione estiva, è il comune più caro. Stabile invece il capoluogo.

«Rincari impercettibili – spiegano dall’agenzia Tecnocasa di Viterbo –, i prezzi sono fermi o quasi ai livelli di un anno fa»; nel parallelo con lo stesso mese del 2020 per un immobile residenziale in vendita si registra infatti una crescita inferiore al 2%.

Forbice ancora più ridotta per gli affitti dove sorprende il dato del centro storico. Con una richiesta di 7,10 euro a metro quadro, l’area all’interno delle mura è la più cara insieme a quartieri Pilastro, Villanova e Pila. Un dato che, almeno in parte, si giustifica con l’aumento delle richieste generato dalla riapertura in presenza dell’Università della Tuscia, gli studenti della quale rappresentano il bacino primario di utenza.

 Le previsioni per i prossimi mesi scommettono su oscillazioni a ribasso minime dei prezzi con un mercato delle compravendite che potrebbe invece rafforzarsi seppure per un breve periodo. «L’interesse per gli acquisti è in crescita – aggiungono da Tecnocasa – con il superbonus e gli altri incentivi che stanno giocando un ruolo importante. I clienti vedono infatti garantita la possibilità di ammortizzare parte dell’investimento e delle migliorie per ristrutturazioni ed efficientamento energetico che, in altri periodi, sarebbero stato totalmente in capo a loro».

La linea di incentivi decisa dal governo, in esaurimento a fine anno per il bonus facciate e a fine giugno per il 110%, ad eccezione di condomini ed edifici popolari, sta facendo da traino soprattutto per seconde case nonostante la paura di un incremento delle tasse. «La riforma del catasto, che potrebbe arrivare a breve o comunque in tempi non lunghissimi, è una grossa incognita sul mercato – spiegano ancora dall’agenzia -. Per i clienti gli aumenti sarebbero a tutto campo: dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale a Imu e Tari».

A beneficiare della ricerca di nuove case finora è soprattutto il litorale dove però il mercato è in via di raffreddamento a causa della mancanza di prodotto. Per tante richieste che arrivano dalla provincia e dell’area romana non ci sono abbastanza immobili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Source: ilmessaggero.it

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