Parla di “montagne russe” e “forza inerziale” il CRESME per
descrivere le dinamiche del settore delle
costruzioni, con cicli di crescita senza precedenti
seguiti da rapide contrazioni.
Mercato delle costruzioni: il nuovo rapporto CRESME, tra PNRR e
fine degli incentivi fiscali
È questa in sintesi la fotografia del XXXVII Rapporto
Congiunturale e Previsionale recentemente presentato
dal Centro di ricerche di mercato, servizi per chi opera nel
mondo delle costruzioni e dell’edilizia.
Se negli ultimi anni, il mercato delle opere pubbliche ha
registrato una crescita impressionante, passando da un valore medio
annuale di 15 miliardi di euro per le gare aggiudicate tra il 2014
e il 2020, alle cifre di 50 miliardi nel 2021, 59 nel 2022 e
addirittura 95 nel 2023, tuttavia, nella prima metà del 2024, si è
assistito a un drastico calo del 64% nelle aggiudicazioni.
L’espansione è stata sicuramente sostenuta dai progetti
del PNRR, ma adesso è ora di passare all’esecuzione dei
lavori, con una pianificazione che richiede tempi di realizzazione
serrati.
Non solo. Il vero grande interrogativo
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