Si parla spesso di mobilità elettrica e mobilità sostenibile. Tutti pensano che il futuro dell’umanità sia assicurato da uno sviluppo di mezzi di trasporto sostenibili e a zero emissioni nell’atmosfera, infatti è proprio così, questo è il futuro, ma non sarà solo composto dal boom delle auto elettriche, ma anche di altri mezzi di trasporto. Andiamo a scoprire la micromobilità elettrica e i dati riportati nel 2021.
MobilitAria è il rapporto realizzato dal Kyoto Club in collaborazione con l‘Istituto Atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA). Questo report ci permette di avere una visione sulle varie tipologie di mobilità e sui mezzi di trasporto utilizzati di più nel 2021. In particolare, i risultati mostrano che gli spostamenti singoli battono il trasporto collettivo e gli inquinanti atmosferici si sono “ripresi” dal calo del 2020. Questa è una sintesi estrema.
Cosa è MobilitAria?
Il documento presentato, esprime i dati sulla mobilità e sulla qualità dell’aria al 2021 nelle 14 città metropolitane d’Italia: Firenze, Genova, Roma, Milano, Catania, Bari, Bologna, Messina, Palermo, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Torino, Venezia.
In sostanza la situazione ambientale somiglia a quella sviluppatasi nel periodo pre covid, dove era all’ordine del giorno la crescita del traffico urbano e la diminuzione dell’utilizzo dei trasporti pubblici, considerando che in quel periodo c’era inefficienza e debolezza dei servizi di trasporto in cttà. Gli autori di MobilitAria ci spiegano :
“Gli unici elementi positivi sono la crescita della mobilità attiva, l’estensione del lavoro agile e la tenuta dei servizi in condivisione”.
Il report
A fare da traino portante per questi miglioramenti sono i Bonus emanati dal governo, che hanno permesso ai servizi di micromobilità elettrica di svilupparsi nel migliore dei modi, infatti molte compagnie riescono a fornire in molti centri urbani diverse possibilità sia in termini di numeri sia in termini di tipologie di micro veicoli utilizzabili per gli spostamenti in città. I servizi di micromobilità hanno vissuto un momento d’oro, raggiungendo ad esempio, per la prima volta a Catania ( 3 operatori con una flotta di 1000 mezzi). Un altro segnale positivo è stato dato dai servizi di bike e car sharing.
Un dato importante per la verifica dei mezzi utilizzati nelle aree urbane riguarda la composizione del totale dei veicoli circolanti nelle aree metropolitane, infatti : i mezzi a combustione interna sono risultati in diminuzione, mentre si è registrata una crescita e una diffusione importante delle auto ibride e elettriche. Ecco qualche dato: Roma(99mila ibride e 10 mila elettriche), Torino (47 mila ibride e 5mila elettriche) e Milano (86 mila ibride e 7 mila elettriche).
Sul fronte dell’inquinamento, il report ha evidenziato che su quasi tutte le città analizzate si sono verificate delle crescite delle concentrazioni di No2 nell’aria rispetto al 2020, mentre i dati su PM10 e PM 2.5 migliorano ad esclusione di alcuni comuni del sud. Concludono così gli autori di MobilitAria:
“Malgrado la situazione sfavorevole rispetto all’anno pandemico (2020), se si effettua un raffronto fra la condizione nel 2021 e quella nel 2019, anno in cui il traffico e la mobilità erano regolari, si evince che le tendenze sono in calo, soprattutto per quel che riguarda il biossido di azoto. Tuttavia, permangono alcune criticità, in particolare a Reggio Calabria per NO2.”
Grazie a questi report possiamo renderci conto di come si possa evolvere la situazione dell’inquinamento e dell’evoluzione dei sistemi di trasporto pubblici e privati nelle aree urbane. Dati molto importanti che ci permettono di riflettere sulla mobilità sostenibile e su come possiamo cambiare le cose partendo da un piccolo sforzo quotidiano. Sì alla micromobilità elettrica e alle soluzioni sostenibili!
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