Non spetta solo alle imprese alberghiere, ma possono ottenerlo anche le strutture che svolgono attività agrituristica, quelle all’aria aperta, e poi ancora stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici. Stiamo parlando del Superbonus Hotel 80%, la misura contemplata dal Pnrr che stanzia 500 milioni in tutto: 100 per il 2022, 180 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e poi ancora 40 per il 2025, fino a esaurimento delle risorse disponibili.
Credito d’imposta e contributi a fondo perduto
Due le forme d’incentivo stabilite dal decreto: il credito d’imposta fino all’80% e i contributi a fondo perduto fino a 40mila euro, con possibilità di aumento fino a 100mila euro. I contributi sono incrementabili fino a ulteriori 30mila euro per spese di digitalizzazione e innovazione, fino a ulteriori 20mila euro per l’imprenditoria femminile e giovanile e fino a ulteriori 10mila euro per le imprese con sede operativa nelle regioni del Mezzogiorno.
Il credito d’imposta del Superbonus Hotel è pari all’80% per gli interventi ammessi. È utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del Decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241 e viene ripartito in quote costanti in ciascun periodo d’imposta, fino a quello successivo a quello in corso, alla data del 31 dicembre 2024. In pratica è riconosciuto per i periodi d’imposta 2020, 2021 e 2022 nel limite di spesa annuo pari a 180 milioni di euro per il 2020; 200 milioni di euro per il 2021 e 100 milioni di euro per 2022. Il credito d’imposta deve essere fruito a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati ed entro i tre periodi d’imposta successivi. Inoltre è cedibile, in tutto o in parte, ad altri soggetti comprese le banche e altri intermediari finanziari.
Gli interventi finanziati
Ma quali sono gli interventi che possono beneficiare del contributo a fondo perduto e del credito d’imposta previsti dalla misura? Innanzitutto l’incremento dell’efficienza energetica delle strutture e la riqualificazione antisismica, ma anche l’eliminazione delle barriere architettoniche e di tipo edilizio funzionali alla realizzazione degli interventi citati prima. Sarà oggetto di superbonus anche la realizzazione di piscine termali, oltre all’acquisizione delle attrezzature per lo svolgimento delle attività termali e infine gli interventi relativi alla digitalizzazione previsti dall’articolo 9 del Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito dalla Legge 29 luglio 2014, n. 106.
Gli interventi devono risultare conformi alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi del Regolamento UE n. 2020/852.
La modalità operativa per presentare la domanda per il superbonus non è ancora stata definita, ma il termine per richiederlo è stato fissato al 31 dicembre 2024.
Entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto il Ministero del turismo pubblicherà un avviso contenente le modalità applicative per l’erogazione degli incentivi.
Source: ttgitalia.com
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