L’aumento del plafond di spesa agevolata (da 10mila a 16mila euro) vale per chi acquista gli arredi nel 2021, ma anche per chi li aveva comprati l’anno scorso
L’aumento del plafond di spesa agevolata (da 10mila a 16mila euro) vale per chi acquista gli arredi nel 2021, ma anche per chi li aveva comprati l’anno scorso
3′ di lettura
La proroga del bonus mobili per il 2021 regala un extrabonus. La manovra, infatti, aumenta da 10mila a 16mila euro il limite di spesa su cui calcolare la detrazione del 50 per cento. Un incremento che vale per chi acquista tutti gli arredi nel 2021, ma anche per chi li aveva acquistati nel corso dell’anno precedente, e si trova ora con un plafond supplementare. Vediamo come.
Le nuove regole di spesa
La legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020, articolo 1, comma 58) ha spostato avanti di 12 mesi la scadenza del bonus per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici: dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021. Come negli anni scorsi, l’agevolazione è riservata a chi beneficia della detrazione del 50% per lavori edilizi nella casa da arredare; lavori che devono essere almeno di manutenzione straordinaria. Proprio rispetto a questi interventi, la manovra ha riproposto il meccanismo di trascinamento che si era già verificato negli anni scorsi. In pratica, per poter agevolare l’acquisto di arredi o elettrodomestici eseguito nel 2021, occorre che l’intervento edilizio sia iniziato dal 2020 in poi (invece, gli acquisti del 2020 potevano essere abbinati a lavori cominciati dal 2019 in poi).
Loading…
Quest’anno possono quindi verificarsi le seguenti situazioni, rispetto al bonus mobili:
1) chi ha iniziato i lavori nel 2020 e in quell’anno ha già speso, ad esempio, 8mila o 10mila euro, nel corso del 2021 ne potrà spendere rispettivamente altri 8mila o 6mila (cioè fino ad arrivare a 16mila), sfruttando l’extrabonus. La stessa cosa vale se l’intervento edilizio si è concluso nel 2020;
2) chi inizia i lavori nel 2021 avrà tutto il plafond di 16mila euro a disposizione, ma a meno di ulteriori proroghe potrà agevolare le spese sostenute entro la fine dello stesso anno;
3) chi ha cominciato l’intervento nel 2019, nel 2021 non potrà più utilizzare il bonus mobili, anche nel caso in cui non abbia ancora esaurito il «vecchio» massimale di 10mila euro.
Il cantiere e i requisiti
A far fede è quindi la data di avvio del cantiere, non il pagamento delle spese di ristrutturazione. Significa che, per esempio, chi ha ottenuto un’autorizzazione negli ultimi mesi del 2019, ma ha cominciato a pagare i lavori nel 2020, non può comunque fruire del bonus mobili nel 2021.
L’inizio dei lavori si può infatti documentare con l’abilitazione amministrativa presentata al Comune o con la comunicazione all’Asl (quando obbligatoria). Anche se molte opere cui può essere agganciato il bonus mobili ricadono nell’edilizia libera: in tal caso, basta un’autocertificazione in carta libera in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare il fatto che gli interventi rientrano tra quelli detraibili. Oltre alla data di partenza dei lavori, c’è poi un altro vincolo: l’intervento deve essere iniziato prima dell’acquisto dei mobili. Ma una volta che le opere edilizie sono avviate, i pagamenti possono avvenire in ordine libero: in altre parole, i pagamenti al mobilificio (con carte di credito, bancomat o bonifico ordinario) possono anche precedere i bonifici «parlanti» all’impresa edile. E nulla vieta che la spese per gli arredi sia superiore a quella dei lavori.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.