In breve:
- Mercoledì 22 settembre si chiuderà la Settimana europea della mobilità sostenibile
- Nel 2020 il numero di bici vendute è aumentato del 14%
- Solo l’anno scorso gli italiani hanno comprato circa 300mila monopattini elettrici
- Nel Pnrr sono previsti quasi 1.800 chilometri di nuove piste ciclabili
Si sta per concludere la settimana europea della mobilità sostenibile. Una occasione in più per analizzare come l’approccio dell’Italia alla mobilità amica dell’ambiente si è evoluto negli ultimi anni, ma anche come la pandemia ha modificato le abitudini dei cittadini.
Un evento per promuovere un trasporto urbano sostenibile
Si conclude mercoledì 22 settembre la settimana europea della mobilità sostenibile (ufficialmente Europea mobility week). L’evento si è tenuto a partire da giovedì 16 settembre, coinvolgendo circa 3.000 città da circa 50 Paesi, spegnendo proprio nel 2021 la ventesima candelina. L’evento organizzato dalla Commissione europea quest’anno ha come slogan “Muoviti sostenibile, resta in salute”, abbinando così il tema della sostenibilità ambientale a quello della salute in un mondo post-Covid. La settimana culminerà mercoledì 22 settembre con il “car-free” day, la giornata internazionale senza auto, per invitare la popolazione europea ad utilizzare mezzi di trasporto alternativi.
Nel 2020 in Italia vendite record per le bici
La pandemia ha influito non poco sulle abitudini degli italiani, tornati in gran numero ad un mezzo di trasporto che garantisce il distanziamento sociale (esigenza della prima ondata del contagio) e permette di oltrepassare tutte le criticità eventuali di un trasporto locale non ritenuto insostituibile. Sta di fatto che nel 2020, secondo la rilevazione dell’Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori) nel 2020 il numero di biciclette vendute è cresciuto del 14% rispetto al 2019, raggiungendo 1.730.000 milione di unità.
Ancor più eclatante l’aumento delle biciclette elettriche (che supportano la pedalata umana grazie ad una batteria e un piccolo motore elettrico) cui vendite hanno registrato in incremento del 44%, raggiungendo quota 280mila esemplari venduti. Una categoria, quella delle biciclette elettriche, che ha quintuplicato i dati di vendita negli ultimi cinque anni, quando il numero di esemplari venduti si fermava a circa 50mila.
C’è lo zampino del bonus Mobilità, soprattutto con i monopattini
Martedì 20 settembre il Ministero per la transizione ecologica ha pubblicato un rapido riepilogo dei risultati del “bonus mobilità” introdotto nel 2020, testimoniando un contributo rilevante nell’aumento delle vendite di biciclette ma non solo. Complessivamente il bonus ha permesso (o agevolato) la vendita di 662.293 prodotti, dei quali 483.474 biciclette (73%), 165.573 monopattini o simili (25%) e i restanti 13.246 si servizi di mobilità condivisa (2%). Per quanto riguarda i monopattini il bonus del governo risulta aver influito in oltre un acquisto su due, essendo stati circa 300mila gli esemplari venduti nel 2020. Nei primi sette mesi dell’anno scorso erano stati venduti oltre 125mila monopattini, incrementando il valore del mercato del 140% rispetto il 2019.
Nel Pnrr in programma 1.800 chilometri di piste ciclabili
All’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza consegnato dal Governo Draghi a Bruxelles è riportato anche l’impegno previsto per la realizzazione di nuove piste ciclabili. Per la precisione, il governo prevede circa 1.800 chilometri di nuove piste ciclabili da qui al 2026 (anno di conclusione del programma). Circa 570 chilometri riguarderanno piste ciclabili urbane e nelle città mentre 1.250 chilometri le piste ciclabili turistiche.
La metà dei fondi previsti verrà dirottata alle Regioni del Sud, ritenute più bisognose di investimenti. “L’intervento si pone l’obiettivo di facilitare e promuovere ulteriormente la crescita del settore tramite realizzazione e manutenzione di reti ciclabili in ambito urbano, metropolitano, regionale e nazionale, sia con scopi turistici o ricreativi, sia per favorire gli spostamenti quotidiani e l’intermodalità, garantendo la sicurezza”, recita il Pnrr.
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