Si parte ufficialmente con la stagione delle dichiarazioni dei redditi 2021 con nuove scadenze e proroghe già annunciate da parte del MEF
Per le dichiarazioni dei redditi del 2021 per l’anno di imposta 2020 tutto è oramai pronto. I modelli, sia quelli ordinari che quelli precompilati sono stati approvati e alcuni di loro sono già disponibili per gli utenti che possono scaricarli anche dal Web con le relative istruzioni per la loro corretta compilazione.
Come prassi, anche nel 2021 si partirà con il modello 730, quello che viene comunemente utilizzato dai lavoratori dipendenti e da chi ha un datore di lavoro che ha la funzione di sostituto di imposta.
Negli ultimi anni si è diffuso molto anche ilo modello 730 senza sostituto, che è diventato una valida alternativa al modello Redditi PF.
Tra modello Redditi e modello 730 infatti ci sono alcune sostanziali differenze che però nel modello 730 senza sostituto, si assottigliano di molto.
Dichiarazione dei redditi 2021 con il modello 730
Come anticipato, il modello 730 è quello che può essere utilizzato soprattutto da lavoratori dipendenti (ma anche i pensionati). Per il 2021 occorre riportare sul 730 i dati reddituali, patrimoniali, di composizione del nucleo familiare e degli oneri detraibili o deducibili, relativi all’anno di imposta 2020. In pratica, tanto per fare alcuni esempi, occorrerà inserire i redditi percepiti e riportati sulle Certificazioni Uniche 2021 (redditi 2020) e le spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020.
L’Agenzia delle Entrate renderà disponibile per i contribuenti a partire dal prossimo 30 aprile (ma nel decreto Sostegno probabilmente la data slitterà al 10 maggio), la versione precompilata del modello 730.
Il modello precompilato potrà essere presentato entro il 30 settembre prossimo, salvo ulteriori proroghe adesso non previste. La presentazione è possibile direttamente all’Agenzia delle entrate, tramite il proprio Centro di Assistenza Fiscale (Caf), tramite professionista abilitato (commercialisti e simili) o tramite il proprio datore di lavoro nonché sostituto di imposta.
La dichiarazione dei redditi precompilata non è obbligatoria perché il contribuente può liberamente scegliere di presentare la dichiarazione dei redditi e quindi il 730/2021 anche con il modello ordinario.
Anche per la versione ordinaria la scadenza resta quella del 30 settembre 2021 e la presentazione può essere effettuata tramite Caf, professionisti abilitati o sostituti d’imposta. Naturalmente professionisti e Caf sono soggetti che assisteranno il contribuente nella compilazione del modello, mentre se si opta per la presentazione tramite il proprio datore di lavoro il modello 730 ordinario deve essere consegnato già compilato.
Il nuovo modello 730 presenta alcune novità
Dal punto di vista strettamente fisico, il modello 730 ha davvero poche differenze dalle precedenti versioni. Ciò che cambia deriva da novità del legislatore che ha introdotto, come consuetudine, nuove agevolazioni come quelle del super bonus 110% o del taglio del cuneo fiscale.
Sul taglio del cuneo fiscale si possono materializzare due differenti situazioni in base al reddito del contribuente. Infatti c’è chi, avendo redditi fino a 28.000 euro, ha diritto al trattamento integrativo, mentre per chi ha redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro ha diritto a una ulteriore detrazione di imposta oltre a quelle comunemente spettanti sui redditi da lavoro dipendente.
Per il cosiddetto super bonus 110%, il contribuente ha diritto alla maggiorazione in detrazione, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022. Parliamo delle spese sostenute per gli interventi relativi all’efficienza energetica, al consolidamento statico e alla riduzione del rischio sismico degli immobili. Importante anche il bonus facciate che da diritto alla detrazione del 90% della spesa sostenuta dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 per la sistemazione delle facciate esterne degli edifici.
Per la prima volta entrano nella dichiarazione dei redditi il credito di imposta per l’acquisto del monopattino elettrico, delle spese per gli abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblici e per altre forme di mobilità elettrica previste dal legislatore. Occorre ricordare che per chi ne ha usufruito, con il 730 si può recuperare la parte di bonus vacanza che è restata sospesa dopo lo sconto offerto dalla struttura ricettiva e alberghiera dove si sono trascorse le scorse vacanze (quelle 2020).
Modello Redditi 2021, scadenze e differenze con il modello 730
Escludendo i lavoratori autonomi, che devono necessariamente utilizzare il modello Redditi PF, come detto il 730 è diventato una valida alternativa anche per chi non ha sostituto di imposta. Parliamo del lavoratore che ha perso la propria occupazione per esempio, o di chi non è certo che a luglio, mese comunemente indicato come quello di avvio dei conguagli fiscali, si trovi con un sostituto di imposta.
Basta barrare la casella presente sul frontespizio del modello, dove c’è scritto 730 senza sostituto. Naturalmente occorrerà lasciare bianco lo spazio del frontespizio dove comunemente vanno inseriti i dati del datore di lavoro con tanto di indirizzo, partita Iva o codice fiscale, indirizzo email e fax dello stesso.
Per chi invece vuole utilizzare il modello Redditi PF 2021, va sottolineato che questo deve essere presentato a partire dal 2 maggio prossimo ed entro il 30 giugno prossimo se la presentazione viene effettuata in forma cartacea inviandola all’Agenzia delle Entrate tramite Poste Italiane. La scadenza è fissata al 30 novembre 2021 se la presentazione viene effettuata per via telematica, sia che se ne occupi direttamente il contribuente interessato che se si utilizzano professionisti abilitati e Caf. Anche il modello Redditi come il modello 730 sono scaricabili telematicamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
La differenza sostanziale tra i due modelli è relativa al profilo dei contribuenti cui non è possibile usare il modello 730. Infatti sono di fatto obbligati a scegliere il modello Redditi PF i contribuenti che risultano aver percepito nell’anno di imposta 2020, redditi di impresa, redditi di lavoro autonomo, redditi di capitale o redditi diversi di natura finanziaria.
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