Crescita stimata per l’anno in corso al 6%, deficit in calo del 9,5%, un punto di Pil da spendere tra il 2022 e il 2024, proroga al 2023 del Superbonus al 110% e possibile un collegato sul salario minimo: sono questi i numeri e i punti chiave snocciolati dalla cabina di regia a Palazzo Chigi sulla nota di aggiornamento al Def, dopo la riunione presieduta dal premier Mario Draghi, alla vigilia del Consiglio dei Ministri.
I dati della Nadef, esaminati dalla cabina di regia, non consentono per ora di quantificare l’entità della prossima legge di bilancio. La crescita del 6% è ovviamente una conseguenza della caduta “molto marcata” del Pil italiano nel 2020.
“Si apre uno spazio superiore per la manovra di bilancio e questo è importante perché il governo è determinato con l’azione di sostegno all’economia”, ha detto il sottogretario all’Economia, Maria Cecilia Guerra, parlando della Nadef su ClassCnbc. “Il quadro migliore della situazione economica, ha spiegato Guerra, si riflette sulla finanza pubblica. Un deficit più contenuto e un rapporto debito/Pil che diminuisce che è un segnale positivo per mercati, per chi ci finanzia”.
Tra i temi in campo per il Cdm di domani: un decreto legge in materia di giustizia e con disposizioni di proroga in tema di referendum, assegno temporaneo e Irap; la nota di aggiornamento al Def; un disegno di legge per le celebrazioni della morte di San Francesco d’Assisi.
Source: affaritaliani.it
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