“È assurdo che per questioni esclusivamente personali un condominio rinunci alla comodità di avere l’ascensore gratuitamente nel proprio palazzo – commenta Alberto Zanni, Presidente Nazionale di Confabitare in commento alla denuncia di una figlia preoccupata per la situazione dei genitori, costretti dalla loro disabilità, a restare chiusi in casa al terzo piano“.
“In tutti questi anni di attività abbiamo lottato per l’abbattimento delle barriere architettoniche e in questo caso abbiamo sollecitato il Governo perché l’acquisto e l’installazione dell’ascensore fossero inseriti all’interno del Superbonus 110%, una conquista non da poco della quale ci si dovrebbe servire con entusiasmo. Se poi alla comodità si aggiunge anche il fatto di poter aiutare un proprio vicino di casa chiuso in casa da dieci anni è incomprensibile come questo palazzo rischi di non poter inserire l’ascensore nel Superbonus“.
“Il lavoro di Confabitare – continua Zanni – parte da una filosofia di welfare abitativo, di attenzione alle problematiche sociali all’interno di un condominio, di buona convivenza e riguardo verso le persone sole o disabili, le iniziative che abbiamo fatto in tal senso sono tante. Per questo stiamo supportando il signor Emo e la sua famiglia per risolvere la questione”.
Source: bolognatoday.it
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