Gentile Redazione di Cds, in questi giorni nel mio studio professionale, imprese, professioni e privati, mi stanno chiedendo preoccupati notizie su Superbonus e cessione del credito, e la risposta purtroppo che sto fornendo sta riportando un po’ tutti i mondi coinvolti, con i piedi ben piantati per terra, dopo che i proclami del Governo e dei suoi esponenti, si stanno trasformando con il passare delle settimane e dei giorni, in condanne per i mondi produttivi, professionali e per le famiglie coinvolte in queste misure.
E’ chiaro che non avendo ancora a disposizione il testo definitivo della prossima legge di Stabilità è prematuro avventurarsi in voli pindarici, ma da quanto si apprende da stampa e documenti governativi, dopo mesi che noi professionisti siamo stati impegnati in prima linea a studiare il meccanismo di questi provvedimenti per ovviare ad una normativa poco idonea al suo scopo ed una strategia governativa schizofrenica, il mondo imprenditoriale e professionale ha subito l’ennesima beffa con l’evidente rimodulazione verso il basso della disciplina in questione che purtroppo vedrà una riduzione dei beneficiari e quindi colpirà le famiglie liguri ed italiane nel loro complesso.
Questo si evince con sconcertante facilità esaminando le note del Mef, il quale rispondendo ad una interrogazione parlamentare, la numero 5-06751, ha chiaramente evidenziato che nella stesura del disegno di legge di bilancio, si assisterà ad una sensibile rimodulazione dei bonus edilizi, nonostante che sede di approvazione del Nadef le aspettative fossero ben altre e più alte, ed avessero fatto tirare un sospiro di sollievo ad imprese e professionisti impegnati all’unisono in una frenetica corsa contro il tempo.
Personalmente come dottore commercialista, con laurea in Economia e Commercio, ritenevo che tutte queste misure stessero avendo un impatto più che positivo sul tessuto economico, professionale e per tutte le famiglie italiane che andavano a riqualificare il proprio patrimonio immobiliare, e per tale motivo dovevano rimanere invariate e confermate in toto, andando semmai ad agire su un ulteriore semplificare delle procedure. Invece la scelta del Governo, sembrerebbe andare in direzione opposta ovvero escludendo tutte le unità unifamiliari e quelle situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendente e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno e, cosa ben più grave, creando dubbi sulla sorte della cessione del credito.
Tutta questa incertezza dovrà essere attentamente monitorata e gestita rapidamente visto che gioco forza porterà a conseguenze gravose per tutti gli studi professionali e per gli imprenditori, i quali dovranno prendere prontamente decisioni fondamentali per quanto riguarda i lavori di progettazione o in corso di avviamento, dopo che per mesi si è dovuta affrontare una battaglia di corretta informazione ai propri clienti, fuorviati il più delle volte da una campagna mediatica fuorviante che ha comportato una mole di studio documentale, senza precedenti.
Se personalmente riesco, seppur a fatica, a giustificare l’operazione sul Superbonus, legata chiaramente a politiche sugli impegni del bilancio dello Stato, trovo invece difficile trovare una giustificazione su una possibile scelta governativa che vada a colpire la cessione del credito, una delle più importanti e meglio riuscite innovazioni del DL Rilancio, che non intacca per nulla gli impegni di risorse sul bilancio dello Stato, chiamato a rimborsare, solo a scadenza, ogni singola quota della detrazione, e pertanto misura, finalizzata alla monetizzazione immediata di parte delle spese sostenute dalle famiglie liguri ed italiane.
Urgono pertanto, a mio modesto avviso, rapidi interventi del Governo atti a chiarire la situazione in essere visto che l’incertezza come è noto comporta evidenti rischi sul mondo economico già messo a dura prova dalla crisi pandemica e cosa ancor più necessaria indicare la sorte della cessione del credito in ottica proprio di gestione dei flussi finanziari di imprese, professionisti e famiglie, fondamentali nella scelta se iniziare un lavoro.
Source: cittadellaspezia.com
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