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Nuovi Bonus Edilizi! 6.000€ per ristrutturare bagno e cucina – Trend-online.com

Nel definire i vari bonus a disposizione dei cittadini il 2022 ha sprecato molte delle sue attenzioni, rivolte esclusivamente ai bonus edilizi che hanno subito molteplici cambi normativi al fine di ridurne gli importi e allungarne la scadenza.

In questo panorama che vede quindi riduzione e cancellazione di molte agevolazioni i bonus più fortunati sono stati soprattutto quelli destinati a contribuire in qualche modo alla salvaguardia del pianeta.

A questo scopo il campo dei bonus edilizi si arricchisce di due nuove agevolazioni nel 2022 che offrono un finanziamento per i lavori a casa, ma hanno anche il compito di spingere i cittadini verso un uso maggiore e al contempo più parsimonioso dell’acqua di rubinetto.

Arriva così prima di tutto il bonus risparmio idrico che offre fino a 1.000 euro, perché i cittadini sostituiscano i vecchi sanitari con nuovi a scarico ridotto e le vecchie docce e rubinetti con elementi a flusso d’acqua limitato.

I pezzi a scarico ridotto e flusso d’acqua limitato hanno il duplice vantaggio di ridurre della metà i consumi idrici in bolletta e limitare al tempo stesso lo spreco d’acqua, che in Italia raggiunge livelli altissimi rispetto al resto d’Europa.

Insieme al bonus risparmio idrico nel 2022 abbiamo a disposizione dei contribuenti anche il bonus acqua potabile, che permette un finanziamento fino a 5.000 euro per installare qualsiasi tipo di impianto finalizzato al miglioramento dell’acqua di rubinetto. Anche in questo caso una delle principali finalità del bonus abbraccia l’ambiente, allo scopo di ridurre il consumo d’acqua imbottigliata, visto che la plastica è una delle principali fonti di inquinamento delle acque.

Ricordiamo del resto che in questo senso il bonus acqua potabile accompagna l’entrata in vigore della Single Use Plastics (SUP), cioè la norma europea che vieta nei Paesi Membri l’utilizzo della plastica monouso.

Il bonus risparmio idrico, 1.000 euro per combattere lo spreco d’acqua

Il bonus risparmio idrico fa parte di quegli incentivi partoriti dal vecchio governo Conte ed ereditati dall’esecutivo Draghi, il quale ha provveduto, seppur con molto ritardo, alla sua attivazione quest’anno.

L’esecutivo in carica è intervenuto sull’agevolazione in ultimo con la Legge 234/2021, cioè la Legge di Bilancio 2022, così da stabilire che il bonus risparmio idrico sia attivo fino al 2024.

Il governo Draghi che ha provveduto ad eliminare molti dei micro bonus voluti dal governo Conte ha però scelto di salvare questo incentivo, come tutti quelli la cui finalità fosse non solo offrire un finanziamento ai cittadini, ma anche dare una spinta verso la salvaguardia dell’ambiente. 

Questo incentivo nasce infatti allo scopo di limitare l’enorme spreco d’acqua che avviene in Italia, favorendo la sostituzione in bagno e cucina di sanitari, docce e rubinetti con elementi di nuova generazione il cui consumo d’acqua è nettamente inferiore.

Ovviamente, questo si traduce anche in un vantaggio sul lungo periodo per i beneficiari del bonus risparmio idrico, poiché diminuendo la quantità di acqua usata in casa si riduce anche il costo della bolletta.

In dettaglio, il bonus risparmio idrico offrirà ai beneficiari 1.000 euro perché sostituiscano i vecchi sanitari con nuovi a scarico ridotto e le vecchie docce e rubinetti con elementi a flusso d’acqua limitato. Il finanziamento copre sia le spese di acquisto, trasporto e installazione dei nuovi pezzi sia quelle per rimuovere i vecchi elementi; sono inoltre valide tutte le spese sostenute nell’arco del triennio 2021-2023.

Attiva dal 17 febbraio la piattaforma web per richiedere il bonus risparmio idrico

Quanti sono interessati al bonus risparmio idrico, che di fatto offre un notevole vantaggio economico se si vogliono eseguire lavori in bagno o cucina, devono tenere a mente che esso non fa parte degli incentivi che possono essere usati direttamente con lo sconto in fattura.

Il bonus risparmio idrico consiste infatti in un rimborso dei costi, che raggiunge la somma massima di 1.000 euro, e quindi presuppone che in un primo momento il beneficiario paghi di prima mano i costi.

Il 17 febbraio è stata attivata dal Ministero della Transizione Ecologica la piattaforma BonusIdricoMite dove, accendendo con Spid o CIE, è possibile inviare richiesta per il bonus risparmio idrico e ottenere il rimborso per le spese sostenute nel 2021 e relative ad acquisto e installazione di sanitari a scarico ridotto, docce e rubinetti a flusso d’acqua limitato.

Servizi G.Horus, nel suo video YouTube, ciò offre tutte le istruzioni per la richiesta e l’utilizzo del bonus risparmio idrico:

  

Bonus acqua potabile, fino a 5.000 euro per dire addio all’acqua in bottiglia 

Ancora, nel 2022 i contribuenti avranno a disposizione un’altra agevolazione, anch’essa finalizzata in qualche modo alla salvaguardia dell’ambiente e soprattutto delle acque.

Quest’anno per volere dell’UE è infatti entrata in vigore la SUP con cui vige il divieto di utilizzo di molti oggetti ad uso quotidiano in plastica monouso, poiché questa è tra le prime responsabili dell’inquinamento delle acque. Di pari passo a questa norma nasce in Italia il bonus acqua potabile con cui l’esecutivo Draghi cerca di favorire appunto l’utilizzo dell’acqua di rubinetto al posto di quella in bottiglia.

Il bonus acqua potabile consiste in un rimborso di 1.000 euro per le persone fisiche e fino a 5.000 euro se a richiederlo sono soggetti diversi dalle persone fisiche. Le spese considerate rimborsabili sono quelle sostenute per l’acquisto e l’installazione di impianti che migliorino la qualità dell’acqua di rubinetto (depurazione, refrigerazione, addizione di anidride carbonica).

Il bonus acqua potabile e il bonus risparmio idrico sono poi cumulabili, questo vuol dire che possono essere usati in contemporanea all’interno di ampi progetti di rinnovo della casa, con particolare attenzione a zone quali bagno e cucina.

Come si richiede il bonus acqua potabile? Quali spese copre il rimborso?

Il bonus acqua potabile ha un funzionamento molto simile al bonus risparmio idrico ed entrambi hanno carattere di rimborso spese, ma non si possono utilizzare direttamente con sconto in fattura. 

Nello specifico del bonus acqua potabile, il suo decreto di attivazione è stato emanato lo scorso 16 giugno. Perciò le spese sostenute prima di tale data sono coperte dall’agevolazione anche se pagate in contanti. Diversamente, dopo tale data, le spese saranno rimborsabili con il bonus acqua potabile solo se sostenute con una modalità tracciabile di pagamento.

Anche in questo caso è stata per ora stabilità una scadenza per l’agevolazione a fine 2024, con le spese ammesse se sostenute nell’arco del triennio 2021-2023.

Bonus acqua potabile e bonus risparmio idrico: sono cumulabili con gli altri bonus edilizi?

Se si è detto che bonus acqua potabile e bonus risparmio idrico possono essere usati in contemporanea, essi sono cumulabili anche con gli altri bonus edlizi, quali bonus facciate, Superbonus 110% e bonus casa 50%.

In genere, quando si usa più di un bonus per i lavori a casa l’Agenzia delle Entrate invita a tenere presente la norma base e cioè che i bonus edilizi sono sempre cumulabili, a patto che siano applicati a spese diverse.

In questo contesto comunque particolarmente utile risulta il bonus casa 50%, perché nell’ottica di ristrutturazioni che riguardano bagno e cucina esso coprirebbe gli interventi edilizi in senso stretto, mentre il bonus acqua potabile e il bonus risparmio idrico quelli per l’acquisto di nuovi elementi e impianti.

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