Buone notizie per gli automobilisti italiani. Dopo che gli ecobonus per le endotermiche sono andati a ruba, possono arrivare nuovi incentivi auto benzina e diesel: il Governo ci pensa. Lo ha detto il deputato Gianluca Benamati, capogruppo PD alla Commissione Attività Produttive della Camera, è intervenuto oggi nel corso dell’evento promosso da #FORUMAutoMotive (movimento di opinione guidato dal giornalista Pierluigi Bonora).
Ci sarà una riunione di analisi del Pnrr, un Piano di rilancio in cui “puntiamo a inserire anche misure strutturali per la filiera automotive, che è uno dei pilastri dell’economia nazionale”, ha aggiunto. Settore che ha urgente bisogno di sostegno per alimentare una politica di riconversione e rilancio del settore, guidata da investimenti in ricerca, innovazione e formazione degli addetti.
Si parte da una base sicura (purtroppo): il nostro parco veicoli è tra i più vecchi d’Europa e ciò provoca evidenti ricadute negative in tema di inquinamento atmosferico e sicurezza sulle nostre strade.
Due gli aspetti evidenziati da Benamati.
- Serve velocizzare il ricambio del parco circolante, cosa nota da anni.
- A questo si è aggiunto un problema congiunturale dovuto alla pandemia degli ultimi 13 mesi. La promozione di incentivi ha consentito di sostenere il settore anche nei primi mesi del 2021.
Cosa fa sperare in nuovi incentivi auto benzina e diesel? C’è un altro segnale di fiducia: il cambiamento di denominazione di due ministeri chiave del Governo (Ministero della Transizione Ecologica e Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili). C’è da sperare che ci sia un approccio all’auto non ideologico ma razionale. Nessuna crociata pro elettrico, ma un equilibrio di bonus con le endotermiche protagoniste. “Tutto con la concretezza e la consapevolezza che la transizione, in quanto tale, sarà graduale”, chiosa il deputato.
Aggiungiamo un auspicio: ecobonus strutturali, non misure spot. L’ideale è che durino una decina d’anni.
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