Mobilità sostenibile, riduzione dei livelli di inquinamento dell’aria, ecologia: tutto ruota intorno al cosiddetto Green Deal, l’accordo europeo in base al quale entro il 2030 deve concludersi un processo di transizione ecologia. L’obiettivo ambizioso è quello di trasformare l’Europa in un continente virtuoso con neutralità climatica entro il 2050.
Sono molteplici i modi in cui il Governo Draghi si sta impegnando a rispettare tali accordi: dal favorire una transizione ecologica delle aziende basate, per esempio, sul ricorso a forme di energia sostenibile – qualcuno ha detto bonus pannelli solari? – a incentivare i cittadini a muoversi con mezzi pubblici, monopattini o biciclette – tutti oggetto di bonus ad hoc – al favorire l’acquisto di auto elettriche o ibride a basso inquinamento attraverso appositi bonus auto.
Fino a poco tempo fa, la questione aveva sollevato un gran polverone tra forze politiche, cittadini e associazioni di categoria perché nessun bonus auto compariva nella bozza della nuova Legge di Bilancio, con l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, Unrae, che si diceva sconcertata per il grande assente tra i bonus e sollecitava:
un riscontro concreto ai tanti appelli rimasti senza risposta su come il Governo italiano intenda definire, di concerto con le principali Associazioni di settore, l’agenda dei prossimi mesi e anni in termini di incentivazione all’acquisto per vetture di ultima generazione.
Tanto più che a dicembre 2021, quando il Governo Draghi sembrava essersi dimenticato del bonus auto, si è verificata una brusca frenata negli acquisti di macchine full electric e plug-in (-13,2% rispetto a dicembre 2020), mentre in tutto l’anno, grazie agli incentivi auto, Il Messaggero riporta che le vendite erano cresciute del 128% rispetto all’anno precedente (136.754 veicoli venduti e consegnati).
Ma niente paura! Al grido di “Presto che è tardi”, la Legge di Bilancio è stata corretta in corso d’opera, ed è di questi giorni la conferma che il bonus auto è stato introdottoanche per il 2022.
Bonus auto: il Governo ha detto sì anche nel 2022
Proprio così, alla fine del tavolo di discussione tra partiti e associazioni di categoria, la Legge di Bilancio ha confermato il bonus auto 2022, con una serie di incentivi che all’inizio pareva sarebbero stati cancellati.
Una misura più che necessaria se si vogliono raggiungere nei tempi previsti gli obiettivi previsti dal Green Deal. E sicuramente non sarà semplice farlo: per avere un’idea di come stanno le cose, basti pensare che il parco macchine che circola oggi nel nostro Paese è uno dei più vecchi d’Europa, con i veicoli che hanno in media undici anni.
In più, complice il prezzo dei modelli elettrici, le più vendute restano ancora le auto a benzina – 852mila unità nel 2019, secondo i dati riportati da Sicurauto –, con buona pace della lotta all’inquinamento ambientale.
Perciò, restava poco da fare se non reintrodurre nuovi bonus auto sia per i privati, al fine di invitarli all’acquisto di modelli poco inquinanti, sia per le aziende, che oltre al calo di vendite devono affrontare un caro bollette di luce e gas tra i più alti visti negli ultimi anni.
Scrive La Gazzetta dello Sport che il ministro Giorgetti prevede presto un decreto d’intesa con il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani per varare in via definitiva i bonus auto per comprare auto elettriche e ibride.
Nuovo bonus auto tra 3.000 e 5.500 euro
Ci sarà dunque un nuovo bonus auto 2022 – 800 milioni di euro in totale –, sebbene i dettagli su come e quando richiederlo devono ancora essere comunicati. Sarà emesso un decreto a tal proposito.
Il bonus, comunque, sarà compreso tra 3.000 e 5.500 euro a seconda delle emissioni di CO2 dell’auto che si acquista. Sono previste, poi, alcune riduzioni annuali sui contributi.
Inoltre, per gli anni dal 2023 al 2030 si parla di uno stanziamento di un miliardo di euro per il bonus auto a sostegno degli acquirenti e delle aziende dell’automotive.
Come funziona il bonus auto 2022? L’agevolazione vuole favorire la scelta e l’acquisto di automobili a basso o nullo inquinamento ambientale, ragione per cui, gli sconti maggiori saranno probabilmente destinati a veicoli da 0 a 60 g/Km di CO2; il resto servirà a comprare auto con emissioni di 61-135 g/Km.
L’anno scorso, invece, il bonus auto incentivava l’acquisto di veicoli elettrici con emissioni di anidride carbonica tra 0 e 20 g/Km e ibride plug-in con emissioni comprese tra 21 e 60 g/Km.
Criteri sempre più stringenti, in vista dei già citati obiettivi del Green Deal e anche di quelli di alcune città italiane, come Milano, che entro il 2050 mirano a ridurre o eliminare la circolazione delle auto in zone sempre più ampie del centro storico.
L’Assessore all’ambiente del Comune di Milano Elena Grandi è più che mai convinta di questa nuova transizione ecologica, anche perché
l’OMS a settembre ha imposto limiti più severi nella lotta allo smog. L’obiettivo di massima è avere, entro il 2050, una città totalmente senza auto private.
Le nuove misure adottate dal Governo inseriscono i bonus auto in un piano più strutturale e di lunga durata: tutti i dettagli saranno comunicati attraverso appositi decreti attuativi, che arriveranno entro il 18 marzo, ossia prima dello scadere dei 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto Bollette.
In ogni caso, l’ecobonus 2022 è stato salutato con speranza dai rappresentanti di categoria settore automotive: l’Anfia, Associazione Nazionale Filiera dell’Industria Automobilistica, per esempio, ringrazia il Consiglio dei Ministri e fa sapere che
il bonus auto è un passo più che mai necessario sia per sviluppare un tipo di mobilità sostenibile sia per favorire la transizione ecologica delle aziende automobilistiche.
Bonus auto e rottamazione
Gli importi del bonus auto sono comunque variabili non solo a seconda del tipo di veicolo che si vuole acquistare, ma anche della scelta di rottamare un’automobile vecchia.
Infatti, per le auto con emissioni di anidride carbonica tra 0 e 20 g/Km (cioè quelle 100% elettriche), il bonus può raggiungere anche i 9.000 euro se, insieme all’acquisto, si procede anche con la rottamazione del vecchio veicolo. Infatti, pare che la rottamazione possa portare a maggiorazioni anche fino a 3.000 euro.
Per il 2023, invece, il bonus auto dovrebbe aggirarsi al massimo sugli 8.000 euro e nel 2024 l’importo massimo del bonus con rottamazione è calcolato intorno ai 7.000 euro per auto della fascia 0-20 g/km di CO2.
Bonus auto: i modelli da acquistare
Come abbiamo detto poco sopra, con il nuovo bonus auto si possono acquistare modelli le cui emissioni di anidride carbonica sono comprese tra:
- 0 e 60 g/Km
- 61 e 135 g/Km
In sostanza, veicoli a basso, bassissimo o nullo impatto ambientale.
Sul mercato italiano sono attualmente quattro i tipi di veicoli che corrispondono alle categorie sopra menzionate:
- mild hybrid (ibrido mite) con motore termico, supportato nelle fasi di accelerazione da quello elettrico
- full hybrid (ibrido parallelo) in cui motore elettrico ed endotermico, essendo entrambi collegati all’asse di trazione, consentono la marcia del veicolo
- plug-in hybrid, con doppio motore, elettrico e a benzina, che possono funzionare in modo indipendente o integrato; la dicitura “plug-in” indica la possibilità di ricaricare la batteria tramite apposita presa elettrica
- full electric (BEV), con solo motore elettrico ricaricabile tramite presa di corrente domestica, wallbox o colonnina
Se stai pensando di richiedere il bonus auto, ma non sai quale veicolo scegliere e come, guarda questo video di DriveK, servizio di consulenza per la scelta e l’acquisto di automobili:
2 aggiunte al bonus auto
Oltre al bonus auto, la Legge di Bilancio 2022 ha previsto anche una doppia tipologia di incentivi per l’installazione di motori elettrici e di colonnine di ricarica.
Motori elettrici. Questa misura, in scadenza il 31 dicembre 2022, è legata la retrofit, cioè la sostituzione di un motore termico con uno elettrico. Si tratta di un bonus fiscale il cui ammontare corrisponde al 60% della spesa, che può essere al massimo di 3.500 euro.
Un ulteriore contributo del 60% coprirà invece le spese per le imposte di bollo necessarie all’iscrizione nel Pubblico Registro Automobilistico e per l’imposta provinciale di trascrizione.
Colonnine di ricarica.Questo bonus è stato prorogato fino al 2024 e corrisponde a un’agevolazione del 40% sulle spese di acquisto e installazione di colonnine per la ricarica delle automobili elettriche o plug-in. In particolare, i fondi sono stati così distribuiti:
- circa 9 milioni per i privati cittadini
- il restante 90% alle imprese che vogliano installare colonnine o altre infrastrutture di ricarica per 375mila o più euro
Ecotassa. Una terza differenza rispetto al bonus auto 2021 è nella cosiddetta ecotassa, cioè in quel balzello che gli automobilisti alla guida dei veicoli più inquinanti dovevano pagare una tantum. La cifra era compresa tra 1.100 e 2.500 euro. Ebbene, nella Legge di Bilancio 2022 al capitolo “bonus auto” non compare questa ecotassa che, dunque, non sarà in vigore per quest’anno.
In realtà sono già in molti – dai partiti agli addetti ai lavori – che storcono il naso di fronte a questa dimenticanza che potrebbe essere controproducente per la vendita di auto elettriche a zero emissioni inquinanti, soprattutto considerando il prezzo di queste ultime. Per fare un esempio concreto: il sito motor1.com riporta che una city-car elettrica è più cara del 71% rispetto alla sua equivalente con motore a benzina.
Quando arriva il bonus auto?
A questo punto, molti si chiedono quando arriva il bonus auto. Una data certa non c’è ancora, ma senza dubbio entro la primavera. Il 18 febbraio, infatti, è stato approvato il decreto bollette con cui vengono stanziati diversi tipi di aiuti alle imprese per sostenere i rincari di luce e gas, che sono oramai alle stelle. Entro trenta giorni da questo decreto è prevista la pubblicazione dettagliata di tutte le nuove misure riguardanti il bollo auto.
Per chi si chiede, invece, quanto dura il bonus auto, la risposta è più consistente: rinnovato quest’anno, il bonus ci accompagnerà anche nei prossimi anni, fino al 2030, sebbene con importi diversi che saranno decisi di anno in anno.
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