Un periodo molto incerto quello che stiamo vivendo sul fronte politico: dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, l’Esecutivo resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti fino alle nuove elezioni, previste il prossimo 25 settembre. Se la situazione è certamente delicata perché fino alla formazione del nuovo Governo verrà a mancare una forte spinta propulsiva alle riforme strutturali che servono al paese (anche e soprattutto in ottica PNRR), è altrettanto vero che qualche traguardo è stato comunque raggiunto negli ultimi giorni.
Pensiamo in particolare al decreto MIMS (Ministero elle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili). che comporta l’assegnazione di un bonus fino a 3.500 euro per il retrofit elettrico. Con quest’ultimo intendiamo di fatto la cd. ‘riqualificazione elettrica’, ovvero un insieme di modifiche elettriche e meccaniche che possono essere effettuate su un veicolo tradizionale per trasformarlo in un mezzo elettrico o ibrido.
E oggi in tempi in cui il risparmio sui costi del carburante e le finalità di tutela dell’ambiente sono obiettivi primari più che mai, si tratta certamente di una notizia importante. Vediamo qualche dettaglio.
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Bonus 3.500 euro auto elettriche: chi sono i beneficiari ed entro quando possono ottenerlo
In tema di mobilità sostenibile, quanto emerge dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili è dunque il prossimo arrivo di un bonus fino a 3.500 euro, per l’operazione che consente di trasformare un’auto con motore endotermico in un mezzo con motore elettrico (o ibrido) – attraverso l’installazione di un apposito kit omologato.
Tecnicamente l’agevolazione in oggetto altro non è che un contributo per i proprietari di veicoli che, dal 10 novembre dello scorso anno, hanno installato sul proprio mezzo per il trasporto di persone o merci, un motore elettrico o un sistema di riqualificazione elettrica, cambiando quello vecchio endotermico o a combustione interna (cd. conversione del mezzo in elettrico).
L’agevolazione si articola in pratica nei termini seguenti:
- il contributo corrisponde al 60% delle spese per la riqualificazione fino a un totale di 3.500 euro,
- al quale si somma un contributo pari al 60% delle spese legate all’imposta di bollo per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (Pra), all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione.
Ribadiamo che può accedere al contributo o bonus 3.500 euro colui che ha scelto di sostituire il motore termico del proprio mezzo con un motore elettrico a cominciare dallo scorso 10 novembre 2021, che non a caso è anche la data di entrata in vigore della legge n. 156 dello stesso anno, la quale dispone detto meccanismo.
Bonus 3.500 euro per convertire la vecchia auto in elettrico: quali sono le finalità dell’agevolazione?
Le finalità del bonus 3.500 euro sono intuibili: infatti l’agevolazione per trasformare i veicoli in mezzi con trazione elettrica, fa parte degli interventi mirati alla decarbonizzazione e ad un maggior equilibrio tra protezione dell’ambiente e sistema dei trasporti.
In altre parole, anche questo bonus rientra nel cd. processo di transizione ecologica, ovvero quel processo di innovazione tecnologica e rivoluzione ambientale, che consentirà benefici ad economie che non fanno riferimento soltanto ai profitti economici, ma che al contempo mirano anche al rispetto della sostenibilità ambientale.
Da notare che anche il vantaggio per il privato proprietario è oggettivo: infatti il costo totale dell’operazione non toglie i benefici, sia sul piano dei consumi di carburante, sia su quello della manutenzione, i quali sono assai ridotti rispetto alle auto con motore a combustione.
Come precisato nel sito web del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, i mezzi interessati dalla misura vanno dai minivan per il trasporto di persone, ai mezzi con più di 8 posti, ai furgoni per trasportare merci (categorie M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1 e N1G) immatricolati in origine con motore a combustione interna
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Come accedere al contributo in oggetto?
Si può fare domanda fino al 31 dicembre, e sarà proprio il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili a rendere note prossimamente le modalità. Infatti la piattaforma informatica per fare domanda è al momento in fase di sviluppo, ma già si sa che le richieste potranno essere fatte pervenire fino al 31 dicembre di quest’anno (termine finale di acquisizione delle domande).
Come indicato dal MIMS nel proprio sito web, la piattaforma sarà gestita da Consap S.p.a mentre le risorse complessive incluse nel bilancio del Ministero per questo intervento corrispondono alla cifra di 14 milioni di euro.
Concludendo, gli interessati faranno bene a considerare con attenzione questo contributo, poiché è appurato che gli interventi di retrofitting elettrico consentono di recuperare veicoli ormai obsoleti e vincolati dai limiti alla circolazione in materia di emissioni. Soprattutto, la riqualificazione di un mezzo implica una spesa minore rispetto all’acquisto di un mezzo elettrico nuovo.
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