Torna a parlare di cumulo alla rinfusa la
giustizia amministrativa, consolidando sempre più un recente
orientamento che fa proprie le disposizioni previste dall’art. 225,
comma 13, del d.Lgs. n. 36/2023, con le quali il nuovo
Codice dei Contratti ha inteso fare chiarezza su una
questione controversa nell’ambito degli appalti pubblici: il
possesso o meno dei requisiti di qualificazione da
parte delle consorziate esecutrici di un consorzio
stabile.
Cumulo alla rinfusa e consorzi stabili: nuova conferma dal
TAR
Un orientamento volto alla semplificazione di norme interpretate
nel tempo in maniera non univoca e che viene ribadito dal
TAR Sardegna con la sentenza del 12
febbraio 2024, n. 105 confermando la legittimità
dell’aggiudicazione in favore di un consorzio stabile, nonostante
la consorziata designata per l’esecuzione dei lavori attinenti alla
categoria prevalente non fosse in possesso del requisito di
qualificazione.
Come specificato in maniera esplicita nella sentenza, pur
essendo nota la tesi restrittiva che, nella vigenza del D.lgs. n.
50/2016, applicabile ratione temporis al
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