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Nuovo fondo dal governo per il settore auto: 150 milioni – Virgilio Motori

Sono in arrivo nuovi fondi dal Governo per il settore automobilistico italiano, colpito da una forte crisi. Nella Legge di Bilancio, oltre a un sostegno che possa accompagnare il comparto automotive nella riconversione, è previsto anche il rinnovo degli incentivi statali.

Il viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto ha annunciato i piani del Governo in vista del 2022, anno che si annuncia cruciale per il settore auto del nostro Paese, alla luce del crollo delle immatricolazioni del 2021.

“Abbiamo previsto nella legge di bilancio un fondo di 150 milioni a partire dal 2022 che accompagni il settore dell’auto nella riconversione – si legge nella nota ufficiale del viceministro Picchetto – il compito del Governo è quello di affiancare le nostre imprese in questo percorso, fornendo la formazione necessaria in termini di strumenti e competenze nuove per affrontare le prossime sfide”.

Durante questa prima fase, il Governo ha scelto di sostenere le aziende italiane che operano nell’indotto e nella componentistica del settore automobilistico, colpito in Italia, in Europa e nel mondo dalla grande crisi dei microchip che influenza il mercato a 360 gradi.

Il Governo ha intenzione di rinnovare le politiche di sostegno per l’acquisto di vetture a impatto ambientale basso o nullo, mettendo sul piatto nuovi incentivi statali che rappresentano uno strumento importantissimo per la transizione ecologica e per lo svecchiamento dell’attuale parco circolante.

“Con riferimento agli emendamenti all’esame della Legge di Bilancio, l’auspicio è che la richiesta di rendere strutturale le risorse su incentivi e Ecobonus, per sostenere le vendite e aiutare il cammino verso l’elettrico, vada a buon fine” ha spiegato il viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto.

Quello della sostenibilità, non a caso, è un tema che sta alla base di tutte le discussioni riguardanti il passaggio alle vetture a zero emissioni. Le decisioni che verranno prese nelle prossime settimane saranno decisive per il futuro del settore del nostro Paese.

L’industria dell’auto in Italia ha lanciato l’allarme sullo stop alla produzione di auto diesel e benzina: l’addio ai motori endotermici deciso entro il 2035, senza obiettivi chiari, potrebbe avere delle ripercussioni negative su tutto il settore: a rischio ci sono dipendenti e aziende.

A tal proposito, Picchetto ha dichiarato che “Questo obiettivo non può pregiudicare la sopravvivenza di un settore che dà lavoro a tante persone e crea un importante indotto diretto e indiretto. Dati alla mano, sono infatti circa 70 mila i posti a rischio solo nella produzione mentre non sono stimabili le conseguenze occupazionali sui rimanenti 800 mila delle attività connesse al settore automotive”.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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