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Oltre 6mila cantieri per l’Ecobonus a gennaio – Salernosera

Sono oltre 6mila i cantieri per il Super Ecobonus 110% in Campania nel solo mese di gennaio. Il trend è in sensibile crescita: nel mese appena trascorso le asseverazioni sono state 6.273 (785 in più rispetto allo scorso mese) per oltre 1,3 miliardi di investimenti (€ 1.362.678.552,74), il 7,4% del totale nazionale: quasi duecento milioni in più rispetto a dicembre. I numeri sono forniti da FederCepi Costruzioni (dati forniti dall’ENEA). L’investimento medio dei condomini in Campania è sensibilmente superiore alla media nazionale (€ 582.525,79), come pure quello degli edifici unifamiliari (€ 113.459,81) e delle unità immobiliari funzionalmente indipendenti (€ 104.320,09). La Campania è l’ottava regione in Italia per asseverazioni completate nel mese di gennaio (5,8% del totale nazionale). L’investimento medio, in tutte le tipologie di immobili, è sensibilmente superiore al dato nazionale. Nei condomini è di € 582.525.,79 euro: il sesto dato in Italia. Si investe di più solo in Sardegna (€ 864.442,79); nel Lazio (€ 671.542,93); in Sicilia (€ 644.993,26); in Abruzzo (€ 606.406,45) e in Friuli-Venezia Giulia (€ 599.937,56).

I dati mensili testimoniano un crescente appeal dell’incentivo fiscale: le asseverazioni si sono più che raddoppiate in pochi mesi: erano 3.064 ad agosto 2021. “Il nostro auspicio – dice il presidente nazionale di FederCepi Antonio Lombardi – è che si ponga finalmente freno alle continue modifiche e novità, spesso peraltro incomprensibilmente con effetto retroattivo, e si pianifichino strategie per istituzionalizzare questo strumento. Con estrema sommarietà si valutano spesso gli effetti sulla finanza pubblica, sottovalutando però un dato di enorme importanza: mentre gli effetti dei lavori, in termini di sicurezza, di contenimento del consumo energetico ma anche di estetica e decoro dei quartieri e delle città, si producono subito, appena ultimati i lavori, quelli fiscali vengono spalmati in un quinquennio. Vi sono ampi margini, insomma, come testimoniato anche dagli studi e dalle analisi del Cresme per conto della Camera dei deputati, per istituzionalizzare questo strumento neutralizzandone gli effetti fiscali grazie ai minori consumi energetici, alla maggiore sicurezza, all’emersione del nero e al maggior gettito IVA, alla maggiore occupazione e quindi all’incremento dei consumi, all’economia diretta e indotta attivate grazie al Superbonus”.

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