Impiego urgente degli agenti della polizia locale, istituzione di un ufficio di scopo sulla prevenzione stradale alle dipendenze del sindaco, l’installazione di strumenti elettronici. Sono queste le richieste urgenti che ‘Rete Vivinstrada’, le associazioni, i movimenti e i cittadini hanno portato in piazza sabato mattina per fermare le morti sulle strade. “Basta con questa carneficina” hanno detto gli organizzatori alla vigilia dell’evento che si è svolto in piazza Santi Apostoli, così come a febbraio quando è andata in scena la prima manifestazione dell’anno.
Oltre 140 morti all’anno sulle strade: le richieste degli attivisti
A mobilitare attivisti e associazioni sono i numerosi incidenti, troppo spesso mortali, che si verificano sulle strade della capitale. Ogni anno in media muoiono tra le 140 e le 150 persone: ciclisti, pedoni, motociclisti e automobilisti. Basti pensare che nel solo mese di gennaio 2022, 15 persone hanno perso la vita, una ogni due giorni. Di loro, 9 erano a bordo di uno scooter o un’auto, con un’età compresa tra i 17 e i 70 anni. Purtroppo la ‘carneficina’ non si è arrestata nei mesi successivi. A maggio altri tre uomini hanno perso la vita: Matteo Taglienti di soli 24 anni a Tor di Quinto, Davide Nataletti, 34 anni, in via Tuscolana e Alessandro Rossi, 41 anni in via di Tor Carbone.
“Sulle strade in sicurezza – Emergenza strage stradale”
Oltre 300 persone, provenienti da tutta Italia, hanno partecipato alla manifestazione “Sulle strade in sicurezza – Emergenza strage stradale” promossa dalle organizzazioni della rete Vivinstrada. “Per manifestare indignazione e preoccupazione per l’indifferenza istituzionale e di buona parte dei media verso un fenomeno sociale di drammatiche proporzioni che ancora fatica inspiegabilmente ad essere riconosciuto come emergenza” ha spiegato Alfredo Giordani, uno degli organizzatori raggiunto da Roma Today.
LA manifestazione è iniziata spiegando le motivazioni e gli obiettivi della mobilitazione, che si svolgeva in contemporanea anche a Cosenza, Lecce, Messina, Gela e Sorrento. “Sono state consegnate le richieste specifiche e urgenti per Roma al consigliere Paolo Ciani, per l’occasione delegato del sindaco Gualtieri, che ha preso l’impegno di riportare e di rappresentare le istanze dei manifestanti all’Amministrazione comunale. Stesso impegno preso dall’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari” hanno spiegato ancora dall’organizzazione. Numerosi gli interventi dei partecipanti alla manifestazione, tra cui quello di Massimo Montebove, il papà della piccola Lavinia, da quasi quattro anni in coma vegetativo dopo essere stata investita dentro il parcheggio dell’asilo nido a cui era stata consegnata.
Tra le richieste degli attivisti anche il limite di velocità a 30Km per le strade del centro, politiche di disincentivazione all’utilizzo del mezzo privato e implementazione del trasporto pubblico, interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali. Non solo. Anche una campagna di sensibilizzazione sulla mobilità sostenibile e la sicurezza stradale, utilizzo trasparente dei fondi delle sanzioni stradali.
L’appello di Graziella Viviano, la mamma di Elena morta su via Ostiense
A pochi giorni dall’anniversario di morte della figlia Elena, Graziella Viviano ha lanciato un appello al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti per fermare la ‘mattanza di morti di ogni week end’. “Ho pensato a lei Zingaretti, è la persona adatta. Già altre volte si è comportato in maniera fattiva. La prego faccia in modo che la Regione Lazio, per i suoi residenti, dia un bonus,un incentivo per l’acquisto degli airbag. I week end sono un’ecatombe” ha detto in un video messaggio.
“Roma è la prima capitale europea per numero di moto e l’incidente è la prima causa di morte per i giovani sotto i 30 anni” ha precisato Viviano. “I nostri giovani teniamoceli vicino. È molto brutto che di loro ci restino solo ceneri. Io so cosa significa. Spero non mi deluda e che altri genitori non debbano piangere per la morte di un figlio perché è volato da una moto” ha concluso. Sua figlia Elena è morta il 6 maggio del 2018, aveva 26 anni. È caduta dalla moto al chilometro 25 di via Ostiense, lo scorso gennaio è iniziato il processo a otto imputati che dovranno rispondere di omicidio stradale.
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