La pendenza di un’istanza ex art.
36 bis, come introdotto dal c.d.
“Decreto Salva Casa” (D.L. n. 69/2024, convertito
dalla L. 105/2024), non fa venire meno l’eventuale interesse di
terzi soggetti all’esecuzione di un ordine di demolizione già
emesso e non ottemperato e quindi all’adozione di un provvedimento
espresso da parte di un’Amministrazione al riguardo.
Questo perché anche nel caso di sanatoria di parziali difformità
e variazioni essenziali, a sopensione dell’efficacia di un ordine
di demolizione va valutata e adeguatamente motivata da parte
dell’Amministrazione stessa.
Ordine di demolizione e istanza di sanatoria: il TAR sul
silenzio inadempimento
Sulla base di questi presupposti, il TAR Campania, con la
sentenza
del 28 novembre 2024, n. 6650, ha ritenuto illegittimo
il silenzio inadempimento serbato da un’Amministrazione comunale
sulla richiesta presentata da alcuni privati, comproprietari di un
viale di accesso a un condominio, di demolire d’ufficio le opere
abusive realizzate da altri condomini e consistenti nella
trasformazione del viale da pedonale a carrabile.
L’opera era già stata
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