SACILE – Il permesso comunale per l’intervento programmato risale al novembre del 2022. Data prevista di conclusione dei lavori, dicembre dell’anno seguente. In realtà, consumato un terzo di questo 2025, il cantiere appare ancora ben lungi dall’essere completato. Anzi, non se ne vede proprio la fine. «Noi ci siamo fidati dell’Ater», commenta con un tono di amarezza Carlo Fabbri, uno dei tre proprietari dei sei appartamenti della palazzina al civico 2 di via Chiaradia, la strada di San Michele tristemente assurta agli onori della cronaca in questi giorni per il suo collegamento con i tragici fatti di Fontanafredda. A questo capo della strada in realtà i problemi sono esclusivamente edilizi.
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