Silvio Ciprari, serramentista romano dell’alluminio, offre la testimonianza del percorso professionale che lo ha portato alla certificazione delle competenze e quindi al conseguimento dell’oramai famoso patentino di posatore. Ciprari, fedelissimo lettore di Nuova Finestra, è alla testa dell’omonima azienda artigianale. Con lui collaborano Marco con il figlio Federico. In Laboratorio, confessa dalle pagine del sito aziendale, è spesso presente anche colui che ha tramandato “questo nobile mestiere”: il padre, Alfonso Ciprari. Silvio denuncia però un paio di incongruenze nell’attuale sistema. La prima è che non ci sia obbligo per chi detiene il patentino di applicare in pratica quanto appreso. La seconda è che non c’è ancora l’obbligo di avvalersi di posatori certificati per gli infissi ecobonus. Previsto da una direttiva europea, la 844, tutti si è in attesa di un DPR che leghi detrazioni fiscali alla posa effettuata da posatori certificati.
Nella foto in alto: da sinistra Silvio Ciprari, Stefano ed Elisa Tantari di Allutan, Lucia D’Amico e Carmine Caruso di Ancelm.
Ho sostenuto l’esame per la posa in opera certificata nel mese di luglio 2020 dopo aver frequentato il corso per serramentisti livello EQF3 secondo UNI 11673-2 in quanto associato Ancelm in collaborazione con il mio rivenditore di alluminio Allutan. Il corso è stato tenuto dall’ingegnere Luca Papili. Per la parte teorica è stato erogato in modalità telematica causa restrizioni COVID, mentre la parte pratica si è svolta in presenza presso la sala congressi di un albergo a Tivoli.
Le tematiche affrontate nel modulo teorico erano a me già note per il corso, da me frequentato nel 2016, per posatori di serramenti esterni organizzato dal Consorzio Legnolegno con relatore l’ing. Paolo Barbieri di Würth Italia. Questo mio primo approccio aveva cambiato radicalmente la mia modalità di montaggio delle finestre spingendomi ad un approfondimento dei miei studi sulle valutazioni dei ponti termici e determinando il passaggio dall’uso di singole sigillature siliconiche all’uso delle guarnizioni espandenti. Durante il corso dello scorso anno ho notato che la maggior parte dei miei colleghi non aveva maturato le mie stesse competenze in merito, e non riusciva quindi ad interagire con il relatore sulle tematiche affrontate. A volte questo mi ha messo in difficoltà, ma mi ha comunque permesso di esprimere la mia filosofia di lavoro che applico quotidianamente nella mia attività.
L’esame finale è stato tenuto dagli esaminatori della Tecnolab, organismo accreditato presso l’ente Accredia che gestisce l’albo dei posatori ufficiali. Il corso mi ha dato un’eccellente formazione per il superamento delle prove suddivise in scritto, orale e pratica. La prova pratica mi ha dato una grande soddisfazione perché mi ha permesso di mostrare le tecniche che applico da anni con favorevole riscontro da parte dei clienti. Il corso è stato quindi particolarmente fruttuoso, sia come esperienza che come acquisizione di conoscenze.
Due perplessità
Ci sono però delle questioni che mi rendono perplesso. La prima è che il patentino conseguito certifica delle competenze ma non ne assicura la loro reale applicazione. In questi mesi, infatti, dai miei consueti confronti con i rivenditori di accessori per la posa certificata, emerge che l’uso delle guarnizioni espandenti è poco diffuso, e che sono addirittura l’unico artigiano serramentista che ne fa regolare acquisto nel Lazio. La seconda è che i lavori che rientrano negli sgravi fiscali non sono soggetti a controlli. Infatti, la normativa vigente prevede l’obbligo del patentino per averne diritto, ma ad oggi la politica non lo ha voluto ancora mettere in pratica.
Ciprari Silvio
a cura di EB
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