“Il paletto del reddito Isee messo dal consiglio dei ministri alla proroga del superbonus per le abitazioni unifamiliari e villette a schiera deve essere rimosso”. E’ quanto chiedono Antonio Bertolucci e Guido Angelini, rispettivamente segretario e capogruppo del Pd di Capannori.
“La scelta di mettere un limite Isee di 25.000 di reddito familiare per accedere al Superbonus 110% nel 2022 per le case unifamiliari e villette a schiera – sostengono – è penalizzante più che l’esclusione netta del beneficio. Crea sconcerto fra gli operatori economici, le aziende, i professionisti e soprattutto genera sfiducia fra i cittadini che avevano favorevolmente accolto l’opportunità della cessione del credito. Con limite Isee proposto, di fatto una parte rilevante dei cittadini viene esclusa dal beneficio soltanto per il fatto che ha un reddito da lavoro dignitoso (come dovrebbe essere a tutti garantito) e n certo perché milionari. Questo è francamente inaccettabile e non ha niente di equo. Fra l’altro contraddice gli indirizzi della manovra economica approvata dal Consiglio dei Ministri che ha negli investimenti qualificanti ed innovativi la sua forza strategica e nel rilancio di interi settori produttivi fra cui quello dell’edilizia, la spinta trainante”.
“Infatti – sostengono Bertolucci e Angelini -, con l’istituzione del Superbonus, secondo il Centro studi del consiglio nazionale degli ingegneri gli interventi sugli immobili sono passati da 800 milioni di euro a marzo 2021, ad un impegno attuale di spesa di 7,5 miliardi euro nel settembre 2021. La mozione presentata recentemente alla Camera dei deputati dal Partito Democratico con la quale si sostiene la necessità di prorogare tutti i bonus edilizi per il 2023 per tutte le tipologie di abitazioni oggi consentite fa ben sperare. Chiediamo con forza che nell’ambito del dibattito parlamentare sulla legge di bilancio si riesca ad ottenere la rimozione del criterio Isee che escluderebbe dai benefici del Superbonus 110% troppe famiglie e che rallenterebbe così la ripresa di settori fondamentali della nostra economia e si decida invece di prorogare tutti i bonus per sostenere (oltre che la ripresa economica) l’indispensabile riqualificazione del patrimonio edilizio italiano”.
Source: luccaindiretta.it
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