Anche in provincia di Venezia il Superbonus 110% sembra non sfondare. Almeno stando ai dati di Confartigianato, che segnala come i grandi esclusi da questa opportunità siano i condomìni, proprio quelli che invece avrebbero dovuto essere i principali destinatari di un provvedimento pensato per riqualificare gli immobili in chiave ecologica e sostenibile.
Apparentemente il Veneto sembra messo bene, al secondo posto tra le regioni italiane per numero di pratiche approvate: 1.873. Nel dettaglio, però, emergono le criticità: solo il 9% di queste riguarda i condomìni, un numero esiguo. Basti osservare la provincia di Venezia: secondo i dati Istat elaborati da uno studio fatto da Federico Della Puppa di Smart Land per la Confartigianato, risulta che in provincia ci sono 456.354 abitazioni. La maggior parte sono vecchie, se non vecchissime, e quindi a misura di Superbonus: ben 228.043 (il 50%) sono state costruite prima del 1971, mentre contando quelle costruite dal 1946 al 1990 si raggiunge il numero di 302.991 abitazioni, pari al 66,4% del totale esistente in provincia di Venezia.
Guardando invece i numeri dei condomìni, la maggior parte si concentrano nel comune di Venezia e sono 8.707 (pari al 24,9% degli edifici residenziali), poi c’è Jesolo con 1.688 (29,4% degli edifici residenziali), Chioggia con 1.217 (pari al 15,1%), San Michele al Tagliamento con 1.198 (23%), Caorle con 1.119 (36,1%). Per Confartigianato questo dimostra che le 1.873 pratiche in tutto il Veneto sono davvero poche e che «questo Superbonus, proprio come fosse un miraggio, in tantissimi l’hanno cercato, in tanti gli sono corsi dietro ma pochissimi sono riusciti ad avere tutte le carte a posto» per ottenerlo.
«I cortocircuiti da sanare al più presto, se si vuol rendere “umano” questo Superbonus marziano, sono arcinoti – commenta Siro Martin, presidente della Confartigianato imprese città metropolitana di Venezia – e purtroppo sono figli di un vizio politico del nostro Paese. Far demagogia, dicendo di regalare tutto e poi non consentire di far niente, perché burocrazia, carte da presentare e adempimenti assurdi da rispettare diventano una palude insuperabile. Il tutto gratis è impossibile, lo si dica francamente; chi vuole mettere in sicurezza ed efficientare la propria abitazione dovrà per forza metterci qualcosa di suo. E visto che l’obiettivo del Superbonus è ambientale e riguarda l’economia nazionale, lo Stato deve contribuire a questo processo, con norme snelle e risorse, così da aiutare i cittadini ad affrontarlo. Ma, sfortunatamente, l’evidenza dei numeri è questa, non lo sta facendo quasi nessuno».
Source: veneziatoday.it
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