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Per il Superbonus 110% “prorogate la scadenza” – LA NAZIONE


Pietro Lucchesi, componente del Consiglio nazionale dei geometri
Pietro Lucchesi, componente del Consiglio nazionale dei geometri

Il cosiddetto Superbonus 110% è stato introdotto lo scorso anno dal Governo con l’obiettivo di incentivare interventi in ambito di efficienza energetica, antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Approfittare del “bonus 110 per cento” è senz’altro un aspetto importante per tutti coloro i quali hanno deciso di rendere la propria abitazione più efficiente da questo punto di vista. Un intervento importante, dunque, al quale il Governo ha dato il via ma che ha bisogno, tuttavia,…

Il cosiddetto Superbonus 110% è stato introdotto lo scorso anno dal Governo con l’obiettivo di incentivare interventi in ambito di efficienza energetica, antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Approfittare del “bonus 110 per cento” è senz’altro un aspetto importante per tutti coloro i quali hanno deciso di rendere la propria abitazione più efficiente da questo punto di vista. Un intervento importante, dunque, al quale il Governo ha dato il via ma che ha bisogno, tuttavia, quanto meno di una proroga per non rischiare di vanificarne il risultato. A offrire spunti interessanti al nostro giornale, è Pietro Lucchesi, già presidente del Collegio dei geometri e geometri laureati di Lucca e oggi componente del Consiglio nazionale dei geometri.

“Il provvedimento è indubbiamente interessante – afferma il professionista – anche se noi insieme agli altri professionisti abbiamo chiesto agli organismi di governo di apportare modifiche e semplificazioni, soprattutto guardando all’aspetto sulla verifica di conformità dei condomini. Un ambito, questo, dove le disposizioni sono più complesse; è quanto meno necessaria e urgente – prosegue Lucchesi – una proroga della scadenza: a oggi sappiamo che sono fissate al 30 giugno e al 31 dicembre del 2022 ma chiediamo con forza che sia spostata al 2023 se non al 2026”. E questo, soprattutto, per non vanificare la bontà del provvedimento contenuto nel Pnrr che ha, alla base, l’obiettivo di migliorare gli edifici con una ricaduta positiva sull’ambiente. Del provvedimento fanno parte, quali elementi di intervento trainanti, i cappotti termici e, per i condomini, ad esempio, gli impianti di riscaldamento centralizzati. “Importanti, tra le altre cose – prosegue il geometra Lucchesi – gli interventi sismici e quelli sul fotovoltaico; vorrei inoltre sottolineare che nella richiesta di proroga, devono rientrare anche i bonus tradizionali, ovvero quelli già esistenti al 50 e 65 per cento che, attualmente, scadono alla fine dell’anno in corso”. Ma se l’impianto sul miglioramento dei nostri edifici è corretto, dall’altro i professionisti del settore vanno a scontrarsi con la normativa vigente: il solito ginepraio di leggi e cavilli che rischiano di far perdere molto, troppo tempo agli addetti ai lavori.

“Abbiamo riscontrato anche difficoltà a reperire i materiali che riguardano i vari interventi sugli edifici – conclude il consigliere nazionale del Collegio – come alluminio e ferro; i prezzi inoltre sono lievitati anche per una congiuntura generale legata al prezzo del petrolio e dunque – termina il professionista – è ancora più impellente mettere in atto quanto prima la proroga se vogliamo che vi sia un reale riscontro positivo nel settore edilizio”.

Maurizio Guccione

Source: lanazione.it

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